Roberto Deboni DMIsr
2018-10-09 02:54:51 UTC
Visto che si discute sempre di piu' sulle auto elettriche
diventa importante capire le differenze tariffarie,
altrimenti qui si continua ad andare avanti con i
"sentito dire" ed i "pensavo che".
Mi sono dilettato un paio di ore sul sito:
<https://www.prezzoenergia.it>
(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.
Prima ho considerato il consumo tipico di una famiglia
media italiana (mi pare che sia di 3 persone): 2700 kW*h
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 321,64 321,64 321,64
Distribuzione 104,42 136,36 168,30
Tassa rinnovabili 87,05 87,05 87,05
Accisa 21,79 61,29 61,29
IVA 53,48 60,63 63,82
----------------------------------------
Totale ivato 588,38 666,97 702,10
Maggiorazione 78,59 113,72
Mensilmente 6,55 9,48
Sulla distribuzione (dove "pesa" la potenza) abbiamo
2,66 euro mensili in piu' a 4,5 kW e 5,32 euro
mensili in piu' a 6,0 kW (da ivare).
C'e' pero' una maggiore spesa mensile ulteriore di
3,29 euro mensili perche' superando i 3 kW
(quindi a partire dai contratti da 3,5 kW in poi,
ricordo a chi non lo sa, che oggi si possono fare
anche contratti da 3,5 kW e 4 kW) sparisce
l'agevolazione dell'azzerramento dell'accisa per
chi ha bassi consumi elettrici (con un massimo di
risparmio per chi ha esattamente 1800 kW*h annui
di consumo). In conclusione, tutto incluso ci
troviamo le cifre indicate in calce alla tabella
di sopra.
Ma quello sopra e' il ragionamento a bocce fermo,
tipico delle persone mononeuronali.
Normalmente chi passa a maggiori potenze elettriche,
tende a consumare di piu'. O no ? Infatti si suppone
che voglia utilizzare apparecchi di maggiore potenza
che altrimenti non potrebbe usare. E questo non aumenta
i consumi ? Nello specifico ho preso l'esempio di una
auto elettrica che fa 42 kW*h di consumo a 250 km
percorsi ogni settimana per 52 settimane.
Considerando perdite di ricarica e qualche gita in piu'
nei giorni festivi, mi sono permesso di aggiungere
2300 kW*h annui portando cosi' il totale a 5000 kW*h
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 570.47 570.47 570.47
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 102,11 105,31 108,50
----------------------------------------
Totale ivato 1123,19 1158,33 1193,46
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86
Avendo superato di slancio la soglia dei 3600 kW*h
(soglia a cui il bonus accisa per i 3 kW si
annulla) potete vedere che la penale sull'accisa
non c'e' piu'. Quindi, dal 2018 (quasi concluso
il cambiamento tariffario, come vedete c'e' ancora
la faccenda residua dell'accisa che riguarda il
fisco e su cui ARERA non puo' mettere mani) per chi
supera i 3600 kW*h annui di consumo, il passaggio
a 4,5 kW pesa solo 2,92 euro al mese e per chi
si azzarda a saltare da 3 kW a 6 kW, l'aumento
diventa un vertiginoso 5,86 euro al mese in piu'
prelevate dal conto corrente bancario.
In realta' potete chiaramente vedere che dal 2018,
per chi consuma energia elettrica come altrove,
il vantaggi di "stringersi" con grandi sacrifici
ad una potenza di solo 3 kW, significa risparmi
sul totale speso, molto piccolo.
Su 5000 kW*h fatturati, per passare da 3 kW a 4,5 kW
vi costa solo un 3,1% in piu'. Magari vi fa soffrire
di piu' il passaggio a 6 kW, con un 6,3% in piu'.
Ebbene, queste sono maggiorazioni che potete facilmente
"mangiare" con una scelta occulata del fornitore e del
contratto. Ad esempio, se fatte sempre la ricarica
dell'auto di notte, vi conviene una tariffa fortemente
diversificata per fasce orarie.
Per esempio, evitando le salate offerte "simil AEEGSI"
cioe' evitando le offete PLACET (sono riservati ai polli
che non vogliono fare la fatica di guardarsi intorno),
ENGIE vi propone l'offerta Energia 3.0 light.
(per vederla dovete impostare "offerte fissa" e dovete
forzare Engie come fornitore - se non sapete usare il
sito non troverete nulla di interessante)
Mi limito all'offerta per 5000 kW*h di consumo,
perche' e' quello pertinente in questa discussione.
In ogni caso i risparmi importanti ci sono anche
a 2700 kW*h annui.
Engie Italia SpA
Consumo annuo 5000 kW*h (2700 domestico e 2300 auto)
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 340.42 340.42 340.42
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 79,11 82,30 85,49
----------------------------------------
Totale ivato 870,14 905,27 940,40
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86
Come potete vedere, cambia solo l'ammontare di quello
che piglia il rivenditore, ed ovviamente l'IVA, che
cala con il totale imponibile piu' basso.
Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.
PS: oggi, io sono per la rinazionalizzazione della rete
elettrica, ma la produzione e la rivendita e' meglio
se resta "privata", in libero mercato.
Cioe' vedo la rete di distribuzione come le strade
(e le autostrade). I servizi di trasporto, i mezzi, chi
guida, etc. e' meglio se restano in mano ai privati.
Le strade invece e' meglio se restano in mano pubblica.
Il crollo del ponte sul Polcevera a Genova (Ponte
Morandi) ed i ripetuti incindenti ferroviari (anche RFI
deve tornare pubblica, mentre Trenitalia deve essere
privata in concorrenza con Italo e compagnia) mi sembrano
ragione sufficientge per affermare che in Italia (ma forse
ovunque ?) manca una adeguata cultura del reinvestimento
nelle infrastrutture (e della sicurezza) da parte dei
privati maggiori, tipo le grosse realta' come il gruppo
controllato dal sig.Benetton.
Notare che di fatto, la tariffa elettrica e' come se la
distribuzione fosse pubblica, come potete vedere dalla
scomposizione delle voci della bolletta, solo che gli
utili succosi vanno ai distributori ed a Terna che in
teoria dovrebbero reinvestire in potenziamento e sicurezza
delle rete elettrica. Ma lo fanno ? Dopotutto il primo
grosso blackout nazionale e' stato con la rete elettrica
privatizzata (anche se sotto controllo "statale", la
gestione e' da SpA, con dirigenti che non sono
funzionari statali, ma rispondono solo alle logiche del
profitto).
Segue parte documentale riservata ai pignoli ...
------------------------------------------------------
Normativa di riferimento della tariffa della
potenza elettrica:
<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>
Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel
"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"
Ecco la tabella valida per tutto il 2018:
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>
componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)
tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro
Alla voce tau2 poi occorre aggiungere la componente UC6.
Tale componente e' stata confermata con delibera:
<https://www.arera.it/it/docs/18/475-18.htm>
che rimanda a:
"1.4 I valori delle componenti tariffarie UC3 e UC6 in vigore
a decorrere dal 1 gennaio 2018, di cui alla Tabella 7 della
deliberazione 923/2017/R/com, sono confermati."
quindi caliamo banalmente sulla delibera n.923/2017/R/com
<https://www.arera.it/it/docs/17/923-17.htm>
dove troviamo nel documento elettronico:
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/923-17tab.xls>
alla settima tabella, sotto la colonna "Quota potenza"
alla dicitura UC6:
lettera a) Utenza domestica in bassa tensione €0,0534/kW/anno
Quindi, dobbiamo sommare €21,24 con €0,0534 che ci da'
un totale di €21,2934 per ogni kW di potenza all'anno.
diventa importante capire le differenze tariffarie,
altrimenti qui si continua ad andare avanti con i
"sentito dire" ed i "pensavo che".
Mi sono dilettato un paio di ore sul sito:
<https://www.prezzoenergia.it>
(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.
Prima ho considerato il consumo tipico di una famiglia
media italiana (mi pare che sia di 3 persone): 2700 kW*h
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 321,64 321,64 321,64
Distribuzione 104,42 136,36 168,30
Tassa rinnovabili 87,05 87,05 87,05
Accisa 21,79 61,29 61,29
IVA 53,48 60,63 63,82
----------------------------------------
Totale ivato 588,38 666,97 702,10
Maggiorazione 78,59 113,72
Mensilmente 6,55 9,48
Sulla distribuzione (dove "pesa" la potenza) abbiamo
2,66 euro mensili in piu' a 4,5 kW e 5,32 euro
mensili in piu' a 6,0 kW (da ivare).
C'e' pero' una maggiore spesa mensile ulteriore di
3,29 euro mensili perche' superando i 3 kW
(quindi a partire dai contratti da 3,5 kW in poi,
ricordo a chi non lo sa, che oggi si possono fare
anche contratti da 3,5 kW e 4 kW) sparisce
l'agevolazione dell'azzerramento dell'accisa per
chi ha bassi consumi elettrici (con un massimo di
risparmio per chi ha esattamente 1800 kW*h annui
di consumo). In conclusione, tutto incluso ci
troviamo le cifre indicate in calce alla tabella
di sopra.
Ma quello sopra e' il ragionamento a bocce fermo,
tipico delle persone mononeuronali.
Normalmente chi passa a maggiori potenze elettriche,
tende a consumare di piu'. O no ? Infatti si suppone
che voglia utilizzare apparecchi di maggiore potenza
che altrimenti non potrebbe usare. E questo non aumenta
i consumi ? Nello specifico ho preso l'esempio di una
auto elettrica che fa 42 kW*h di consumo a 250 km
percorsi ogni settimana per 52 settimane.
Considerando perdite di ricarica e qualche gita in piu'
nei giorni festivi, mi sono permesso di aggiungere
2300 kW*h annui portando cosi' il totale a 5000 kW*h
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 570.47 570.47 570.47
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 102,11 105,31 108,50
----------------------------------------
Totale ivato 1123,19 1158,33 1193,46
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86
Avendo superato di slancio la soglia dei 3600 kW*h
(soglia a cui il bonus accisa per i 3 kW si
annulla) potete vedere che la penale sull'accisa
non c'e' piu'. Quindi, dal 2018 (quasi concluso
il cambiamento tariffario, come vedete c'e' ancora
la faccenda residua dell'accisa che riguarda il
fisco e su cui ARERA non puo' mettere mani) per chi
supera i 3600 kW*h annui di consumo, il passaggio
a 4,5 kW pesa solo 2,92 euro al mese e per chi
si azzarda a saltare da 3 kW a 6 kW, l'aumento
diventa un vertiginoso 5,86 euro al mese in piu'
prelevate dal conto corrente bancario.
In realta' potete chiaramente vedere che dal 2018,
per chi consuma energia elettrica come altrove,
il vantaggi di "stringersi" con grandi sacrifici
ad una potenza di solo 3 kW, significa risparmi
sul totale speso, molto piccolo.
Su 5000 kW*h fatturati, per passare da 3 kW a 4,5 kW
vi costa solo un 3,1% in piu'. Magari vi fa soffrire
di piu' il passaggio a 6 kW, con un 6,3% in piu'.
Ebbene, queste sono maggiorazioni che potete facilmente
"mangiare" con una scelta occulata del fornitore e del
contratto. Ad esempio, se fatte sempre la ricarica
dell'auto di notte, vi conviene una tariffa fortemente
diversificata per fasce orarie.
Per esempio, evitando le salate offerte "simil AEEGSI"
cioe' evitando le offete PLACET (sono riservati ai polli
che non vogliono fare la fatica di guardarsi intorno),
ENGIE vi propone l'offerta Energia 3.0 light.
(per vederla dovete impostare "offerte fissa" e dovete
forzare Engie come fornitore - se non sapete usare il
sito non troverete nulla di interessante)
Mi limito all'offerta per 5000 kW*h di consumo,
perche' e' quello pertinente in questa discussione.
In ogni caso i risparmi importanti ci sono anche
a 2700 kW*h annui.
Engie Italia SpA
Consumo annuo 5000 kW*h (2700 domestico e 2300 auto)
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 340.42 340.42 340.42
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 79,11 82,30 85,49
----------------------------------------
Totale ivato 870,14 905,27 940,40
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86
Come potete vedere, cambia solo l'ammontare di quello
che piglia il rivenditore, ed ovviamente l'IVA, che
cala con il totale imponibile piu' basso.
Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.
PS: oggi, io sono per la rinazionalizzazione della rete
elettrica, ma la produzione e la rivendita e' meglio
se resta "privata", in libero mercato.
Cioe' vedo la rete di distribuzione come le strade
(e le autostrade). I servizi di trasporto, i mezzi, chi
guida, etc. e' meglio se restano in mano ai privati.
Le strade invece e' meglio se restano in mano pubblica.
Il crollo del ponte sul Polcevera a Genova (Ponte
Morandi) ed i ripetuti incindenti ferroviari (anche RFI
deve tornare pubblica, mentre Trenitalia deve essere
privata in concorrenza con Italo e compagnia) mi sembrano
ragione sufficientge per affermare che in Italia (ma forse
ovunque ?) manca una adeguata cultura del reinvestimento
nelle infrastrutture (e della sicurezza) da parte dei
privati maggiori, tipo le grosse realta' come il gruppo
controllato dal sig.Benetton.
Notare che di fatto, la tariffa elettrica e' come se la
distribuzione fosse pubblica, come potete vedere dalla
scomposizione delle voci della bolletta, solo che gli
utili succosi vanno ai distributori ed a Terna che in
teoria dovrebbero reinvestire in potenziamento e sicurezza
delle rete elettrica. Ma lo fanno ? Dopotutto il primo
grosso blackout nazionale e' stato con la rete elettrica
privatizzata (anche se sotto controllo "statale", la
gestione e' da SpA, con dirigenti che non sono
funzionari statali, ma rispondono solo alle logiche del
profitto).
Segue parte documentale riservata ai pignoli ...
------------------------------------------------------
Normativa di riferimento della tariffa della
potenza elettrica:
<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>
Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel
"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"
Ecco la tabella valida per tutto il 2018:
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>
componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)
tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro
Alla voce tau2 poi occorre aggiungere la componente UC6.
Tale componente e' stata confermata con delibera:
<https://www.arera.it/it/docs/18/475-18.htm>
che rimanda a:
"1.4 I valori delle componenti tariffarie UC3 e UC6 in vigore
a decorrere dal 1 gennaio 2018, di cui alla Tabella 7 della
deliberazione 923/2017/R/com, sono confermati."
quindi caliamo banalmente sulla delibera n.923/2017/R/com
<https://www.arera.it/it/docs/17/923-17.htm>
dove troviamo nel documento elettronico:
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/923-17tab.xls>
alla settima tabella, sotto la colonna "Quota potenza"
alla dicitura UC6:
lettera a) Utenza domestica in bassa tensione €0,0534/kW/anno
Quindi, dobbiamo sommare €21,24 con €0,0534 che ci da'
un totale di €21,2934 per ogni kW di potenza all'anno.