Discussione:
Confronto offerta PLACET da 3 kW a 6 kW
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto Deboni DMIsr
2018-10-09 02:54:51 UTC
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Visto che si discute sempre di piu' sulle auto elettriche
diventa importante capire le differenze tariffarie,
altrimenti qui si continua ad andare avanti con i
"sentito dire" ed i "pensavo che".

Mi sono dilettato un paio di ore sul sito:

<https://www.prezzoenergia.it>

(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.

Prima ho considerato il consumo tipico di una famiglia
media italiana (mi pare che sia di 3 persone): 2700 kW*h

Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 321,64 321,64 321,64
Distribuzione 104,42 136,36 168,30
Tassa rinnovabili 87,05 87,05 87,05
Accisa 21,79 61,29 61,29
IVA 53,48 60,63 63,82
----------------------------------------
Totale ivato 588,38 666,97 702,10
Maggiorazione 78,59 113,72
Mensilmente 6,55 9,48

Sulla distribuzione (dove "pesa" la potenza) abbiamo
2,66 euro mensili in piu' a 4,5 kW e 5,32 euro
mensili in piu' a 6,0 kW (da ivare).
C'e' pero' una maggiore spesa mensile ulteriore di
3,29 euro mensili perche' superando i 3 kW
(quindi a partire dai contratti da 3,5 kW in poi,
ricordo a chi non lo sa, che oggi si possono fare
anche contratti da 3,5 kW e 4 kW) sparisce
l'agevolazione dell'azzerramento dell'accisa per
chi ha bassi consumi elettrici (con un massimo di
risparmio per chi ha esattamente 1800 kW*h annui
di consumo). In conclusione, tutto incluso ci
troviamo le cifre indicate in calce alla tabella
di sopra.

Ma quello sopra e' il ragionamento a bocce fermo,
tipico delle persone mononeuronali.
Normalmente chi passa a maggiori potenze elettriche,
tende a consumare di piu'. O no ? Infatti si suppone
che voglia utilizzare apparecchi di maggiore potenza
che altrimenti non potrebbe usare. E questo non aumenta
i consumi ? Nello specifico ho preso l'esempio di una
auto elettrica che fa 42 kW*h di consumo a 250 km
percorsi ogni settimana per 52 settimane.
Considerando perdite di ricarica e qualche gita in piu'
nei giorni festivi, mi sono permesso di aggiungere
2300 kW*h annui portando cosi' il totale a 5000 kW*h

Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 570.47 570.47 570.47
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 102,11 105,31 108,50
----------------------------------------
Totale ivato 1123,19 1158,33 1193,46
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86

Avendo superato di slancio la soglia dei 3600 kW*h
(soglia a cui il bonus accisa per i 3 kW si
annulla) potete vedere che la penale sull'accisa
non c'e' piu'. Quindi, dal 2018 (quasi concluso
il cambiamento tariffario, come vedete c'e' ancora
la faccenda residua dell'accisa che riguarda il
fisco e su cui ARERA non puo' mettere mani) per chi
supera i 3600 kW*h annui di consumo, il passaggio
a 4,5 kW pesa solo 2,92 euro al mese e per chi
si azzarda a saltare da 3 kW a 6 kW, l'aumento
diventa un vertiginoso 5,86 euro al mese in piu'
prelevate dal conto corrente bancario.

In realta' potete chiaramente vedere che dal 2018,
per chi consuma energia elettrica come altrove,
il vantaggi di "stringersi" con grandi sacrifici
ad una potenza di solo 3 kW, significa risparmi
sul totale speso, molto piccolo.
Su 5000 kW*h fatturati, per passare da 3 kW a 4,5 kW
vi costa solo un 3,1% in piu'. Magari vi fa soffrire
di piu' il passaggio a 6 kW, con un 6,3% in piu'.

Ebbene, queste sono maggiorazioni che potete facilmente
"mangiare" con una scelta occulata del fornitore e del
contratto. Ad esempio, se fatte sempre la ricarica
dell'auto di notte, vi conviene una tariffa fortemente
diversificata per fasce orarie.

Per esempio, evitando le salate offerte "simil AEEGSI"
cioe' evitando le offete PLACET (sono riservati ai polli
che non vogliono fare la fatica di guardarsi intorno),
ENGIE vi propone l'offerta Energia 3.0 light.

(per vederla dovete impostare "offerte fissa" e dovete
forzare Engie come fornitore - se non sapete usare il
sito non troverete nulla di interessante)

Mi limito all'offerta per 5000 kW*h di consumo,
perche' e' quello pertinente in questa discussione.
In ogni caso i risparmi importanti ci sono anche
a 2700 kW*h annui.

Engie Italia SpA

Consumo annuo 5000 kW*h (2700 domestico e 2300 auto)

Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 340.42 340.42 340.42
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 79,11 82,30 85,49
----------------------------------------
Totale ivato 870,14 905,27 940,40
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86

Come potete vedere, cambia solo l'ammontare di quello
che piglia il rivenditore, ed ovviamente l'IVA, che
cala con il totale imponibile piu' basso.

Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.


PS: oggi, io sono per la rinazionalizzazione della rete
elettrica, ma la produzione e la rivendita e' meglio
se resta "privata", in libero mercato.
Cioe' vedo la rete di distribuzione come le strade
(e le autostrade). I servizi di trasporto, i mezzi, chi
guida, etc. e' meglio se restano in mano ai privati.
Le strade invece e' meglio se restano in mano pubblica.
Il crollo del ponte sul Polcevera a Genova (Ponte
Morandi) ed i ripetuti incindenti ferroviari (anche RFI
deve tornare pubblica, mentre Trenitalia deve essere
privata in concorrenza con Italo e compagnia) mi sembrano
ragione sufficientge per affermare che in Italia (ma forse
ovunque ?) manca una adeguata cultura del reinvestimento
nelle infrastrutture (e della sicurezza) da parte dei
privati maggiori, tipo le grosse realta' come il gruppo
controllato dal sig.Benetton.

Notare che di fatto, la tariffa elettrica e' come se la
distribuzione fosse pubblica, come potete vedere dalla
scomposizione delle voci della bolletta, solo che gli
utili succosi vanno ai distributori ed a Terna che in
teoria dovrebbero reinvestire in potenziamento e sicurezza
delle rete elettrica. Ma lo fanno ? Dopotutto il primo
grosso blackout nazionale e' stato con la rete elettrica
privatizzata (anche se sotto controllo "statale", la
gestione e' da SpA, con dirigenti che non sono
funzionari statali, ma rispondono solo alle logiche del
profitto).


Segue parte documentale riservata ai pignoli ...
------------------------------------------------------
Normativa di riferimento della tariffa della
potenza elettrica:

<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>

Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel

"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"

Ecco la tabella valida per tutto il 2018:

<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>

componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)

tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro

Alla voce tau2 poi occorre aggiungere la componente UC6.

Tale componente e' stata confermata con delibera:

<https://www.arera.it/it/docs/18/475-18.htm>

che rimanda a:

"1.4 I valori delle componenti tariffarie UC3 e UC6 in vigore
a decorrere dal 1 gennaio 2018, di cui alla Tabella 7 della
deliberazione 923/2017/R/com, sono confermati."

quindi caliamo banalmente sulla delibera n.923/2017/R/com

<https://www.arera.it/it/docs/17/923-17.htm>

dove troviamo nel documento elettronico:

<https://www.arera.it/allegati/docs/17/923-17tab.xls>

alla settima tabella, sotto la colonna "Quota potenza"
alla dicitura UC6:

lettera a) Utenza domestica in bassa tensione €0,0534/kW/anno

Quindi, dobbiamo sommare €21,24 con €0,0534 che ci da'
un totale di €21,2934 per ogni kW di potenza all'anno.
SBIANCO
2018-10-09 09:26:41 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Visto che si discute sempre di piu' sulle auto elettriche
Molto interessante; grazie!
Tamarindo
2018-10-09 09:56:42 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.
Ma quella di Engie non è una placet
Tamarindo
2018-10-09 10:21:27 UTC
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Post by Tamarindo
Post by Roberto Deboni DMIsr
(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.
Ma quella di Engie non è una placet
Scusa Deboni, mi son lasciato confondere perché alla fine del messaggio
hai parlato di Energia 3.0 light... errore mio!
Roberto Deboni DMIsr
2018-10-09 11:27:05 UTC
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Post by Tamarindo
Post by Tamarindo
Post by Roberto Deboni DMIsr
(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.
Ma quella di Engie non è una placet
Scusa Deboni, mi son lasciato confondere perché alla fine del messaggio
hai parlato di Energia 3.0 light... errore mio!
Tra parentesi, ho scelto Engie, ma poteva anche essere ENEL,
per potere evidenziare, con le offerte PLACET, quanti soldi
vanno a regalare proprio alle "antipatiche" societa' elettriche
quelli che "il libero mercato" sarebbe una fregatura.

Stesso rivenditore, eppure sfogliando il loro catalogo offerte,
troviamo lo stesso prodotto (l'energia elettrica venduta con
l'offerta PLACET e' identica a quella venduta con l'offerta
3.0 Light, anche in termini di tensione, blackout e quant'altro)
ad un prezzo drasticamente diverso.

A quelli che dicono che i rivenditori sarebbero avari di sconti,
faccio notare quanto si taglia cio' che piglia il rivenditore,
una volta tolte i soldi che vanno in per i distributori e
(il grosso) in tasse:

Offerta PLACET per 5000 kW*h di consumo

Energia 570.47

Offerta 3.0 Light per 5000 kW*h di consumo

Energia 340.42

Sconto sul netto energia: 1-(340.42/570.47) = 40%
Vi rendete conto finora quanti soldi sono stati regalati
da ENEL da tutti gli ingenui (o politicizzati) della
tariffa imposta AEEGSI, cosidetto "mercato tutelato" ?

Certo, certo: hanno "tutelato" ENEL che cosi' si e' presa
(tenuta ?) una decina di milioni di clienti privati, senza
alcuna gara d'appalto con offerta al ribasso, come invece
fatto per i clienti commerciali imprese minori per la loro
versione della tariffa tutelata.
Tamarindo
2018-10-10 07:50:23 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.
Solo una cosa mi da molto fastidio, il costo del passaggio di "potenza",
che anche nel mercato libero, sono "imposti" dal gestore della rete
Giampaolo Natali
2018-10-10 08:11:01 UTC
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Post by Tamarindo
Post by Roberto Deboni DMIsr
Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.
Solo una cosa mi da molto fastidio, il costo del passaggio di "potenza",
che anche nel mercato libero, sono "imposti" dal gestore della rete
Forse, ripeto forse, perchè è il gestore della rete che deve occuparsi della
eventuale maggiorazione delle linee per garantire un maggior prelievo?
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
Tamarindo
2018-10-10 09:06:57 UTC
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Post by Giampaolo Natali
Forse, ripeto forse, perchè è il gestore della rete che deve occuparsi
della eventuale maggiorazione delle linee per garantire un maggior
prelievo?
sì, plausibile, ma 150€ (circa) per passare da 3kw a 4,5kw (180€ per
6kw) scoraggiano i più
SBIANCO
2018-10-10 17:33:43 UTC
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Post by Tamarindo
sì, plausibile, ma 150€ (circa) per passare da 3kw a 4,5kw (180€ per
6kw) scoraggiano i più
Non dobbiamo dimenticare che in caso di impianto fotovoltaico, la
potenza IMMESSA sarà comunque pari a quella PRELEVATA, anche se il
contratto dice il contrario.
Nel mio caso specifico:
un impianto fotovoltaico da 6KW, ed un contratto elettrico da 3KW;
ebbene, posso impegnare tranquillamente carichi fino a 5.5KW senza che
il contatore salti.
Giampaolo Natali
2018-10-10 18:28:48 UTC
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Post by SBIANCO
Post by Tamarindo
sì, plausibile, ma 150€ (circa) per passare da 3kw a 4,5kw (180€ per
6kw) scoraggiano i più
Non dobbiamo dimenticare che in caso di impianto fotovoltaico, la
potenza IMMESSA sarà comunque pari a quella PRELEVATA, anche se il
contratto dice il contrario.
un impianto fotovoltaico da 6KW, ed un contratto elettrico da 3KW;
ebbene, posso impegnare tranquillamente carichi fino a 5.5KW senza che
il contatore salti.
Qui sono curioso, essendo pure io possessore di impianto da 5 kW/p
Tu puoi prelevare/consumare anche 5,5 kW quando il tuo impianto non sta
producendo nulla o quasi?
Mi sembra molto strano.................
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
Roberto Deboni DMIsr
2018-10-10 21:04:04 UTC
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Post by Giampaolo Natali
Post by SBIANCO
Post by Tamarindo
sì, plausibile, ma 150€ (circa) per passare da 3kw a 4,5kw (180€ per
6kw) scoraggiano i più
Non dobbiamo dimenticare che in caso di impianto fotovoltaico, la
potenza IMMESSA sarà comunque pari a quella PRELEVATA, anche se il
contratto dice il contrario.
un impianto fotovoltaico da 6KW, ed un contratto elettrico da 3KW;
ebbene, posso impegnare tranquillamente carichi fino a 5.5KW senza che
il contatore salti.
Qui sono curioso, essendo pure io possessore di impianto da 5 kW/p
Tu puoi prelevare/consumare anche 5,5 kW quando il tuo impianto non sta
producendo nulla o quasi?
Mi sembra molto strano.................
Ipotesi: non possono tarare il contatore per due diverse
potenze a seconda del verso di passaggio della corrente ? :-)
Giampaolo Natali
2018-10-11 06:46:44 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Post by Giampaolo Natali
Post by SBIANCO
Post by Tamarindo
sì, plausibile, ma 150€ (circa) per passare da 3kw a 4,5kw (180€ per
6kw) scoraggiano i più
Non dobbiamo dimenticare che in caso di impianto fotovoltaico, la
potenza IMMESSA sarà comunque pari a quella PRELEVATA, anche se il
contratto dice il contrario.
un impianto fotovoltaico da 6KW, ed un contratto elettrico da 3KW;
ebbene, posso impegnare tranquillamente carichi fino a 5.5KW senza che
il contatore salti.
Qui sono curioso, essendo pure io possessore di impianto da 5 kW/p
Tu puoi prelevare/consumare anche 5,5 kW quando il tuo impianto non sta
producendo nulla o quasi?
Mi sembra molto strano.................
Ipotesi: non possono tarare il contatore per due diverse
potenze a seconda del verso di passaggio della corrente ? :-)
Sì, spiegazione plausibile. Quindi il secondo contatore che è poi il
contatore direttamente a valle del fotovoltaico serve unicamente a
determinare la quantità prodotta dal fotovoltaico. E' corretto?
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
Roberto Deboni DMIsr
2018-10-11 11:56:22 UTC
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Post by Giampaolo Natali
Post by Roberto Deboni DMIsr
Post by Giampaolo Natali
Post by SBIANCO
Post by Tamarindo
sì, plausibile, ma 150€ (circa) per passare da 3kw a 4,5kw (180€ per
6kw) scoraggiano i più
Non dobbiamo dimenticare che in caso di impianto fotovoltaico, la
potenza IMMESSA sarà comunque pari a quella PRELEVATA, anche se il
contratto dice il contrario.
un impianto fotovoltaico da 6KW, ed un contratto elettrico da 3KW;
ebbene, posso impegnare tranquillamente carichi fino a 5.5KW senza che
il contatore salti.
Qui sono curioso, essendo pure io possessore di impianto da 5 kW/p
Tu puoi prelevare/consumare anche 5,5 kW quando il tuo impianto non sta
producendo nulla o quasi?
Mi sembra molto strano.................
Ipotesi: non possono tarare il contatore per due diverse
potenze a seconda del verso di passaggio della corrente ? :-)
Sì, spiegazione plausibile. Quindi il secondo contatore che è poi il
contatore direttamente a valle del fotovoltaico serve unicamente a
determinare la quantità prodotta dal fotovoltaico. E' corretto?
Non ne ho la piu' pallida idea :-)
SBIANCO
2018-10-11 15:39:22 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Non ne ho la piu' pallida idea :-)
Ho 3 contatori.
1 generale, 1 di immissione per impianto fotovoltaico da 3kw, ed un
altro di immissione per il secondo impianto fotovoltaico da 3kw che ho
installato successivamente al primo.
Giampaolo Natali
2018-10-11 18:42:32 UTC
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Post by SBIANCO
Post by Roberto Deboni DMIsr
Non ne ho la piu' pallida idea :-)
Ho 3 contatori.
1 generale, 1 di immissione per impianto fotovoltaico da 3kw, ed un
altro di immissione per il secondo impianto fotovoltaico da 3kw che ho
installato successivamente al primo.
Oddio, mi sembra più un solo misuratore della produzione.
Infatti tu puoi rilevare unicamente i dati relativi alla produzione nelle
tre fasce orarie F1 F2 F3
Invece il contatore che hai in casa ti permette di rilevare sia quanta
energia hai immesso in rete che quanta energia hai prelevato dalla rete.
Potrebbe essere che, come scrive Deboni, non sia possibile settare in modo
differenziato il contatore generale, come lo hai chiamato tu.
Oppure, più probabile secondo me, il collegamento fra le due fonti
energetiche sia stato fatto a valle del magnetotermico del contatore
generale.
In effetti a cosa servirebbe altrimenti il magnetotermico che controlla
l'energia che transita dal contatore "di produzione"?
In breve:
prelevi solo dall'ENEL? Hai a disposizione i classici 3,3 kW
prelevi di più di 3,3 kW, diciamo 5 kW: se il fotovoltaico sta producendo
almeno 1,7 kW nessun problema. Da Enel stai prelevando i "suoi" 3,3 kW e il
resto ti arriva dal fotovoltaico. Se prelevi 2 kW mentre il fotovoltaico
produce 4 kW il contatore generale avverte una uscita di 2 kW e nulla in
entrata. Una prova pratica dovrebbe essere fatta di sera, quando hai
produzione zero dal fotovoltaico. Accendendo via via il forno, il frigo e il
freezer (metti al massimo il termostato di entrambi), poi i condizionatori,
il ferro da stiro, avvi la lavatrice. Scatta il differenziale quando superi
i 5 kW? Allora il mio ragionamento potrebbe essere corretto. Ricordo che,
come scrive Deboni, puoi prelevare fino a 4 kW per due ore continuative
senza che il differenziale intervenga. Per questo motivo devi arrivare a
oltre 4 kW di assorbimento per fare la prova.
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
SBIANCO
2018-10-11 15:36:53 UTC
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Post by Roberto Deboni DMIsr
Ipotesi: non possono tarare il contatore per due diverse
potenze a seconda del verso di passaggio della corrente ? :-)
Penso proprio che c'hai azzeccato!
SBIANCO
2018-10-11 15:36:21 UTC
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Post by Giampaolo Natali
Mi sembra molto strano.................
Anche a me
Roberto Deboni DMIsr
2018-10-10 14:04:08 UTC
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Post by Tamarindo
Post by Roberto Deboni DMIsr
Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.
Solo una cosa mi da molto fastidio, il costo del passaggio di "potenza",
che anche nel mercato libero, sono "imposti" dal gestore della rete
Si, ha ragione, mi sono dimenticato di quella faccenda.
Che oltretutto ha degli aspetti poco chiari per il futuro
(ma anche in qualche raro caso per il presente).

Mi riferisco alla questione del ripristino di potenza quando
in passato in quel punto di prelievo era gia' stata attivata
una potenza contrattuale uguale o superiore.

Ad un seminario in cui c'era come uno dei relatori proprio uno
dei funzionari dell'AEEGSI, ho chiesto (grosso modo):

"Ma quando uno ha ribassato la potenza in passato, puo'
tornare alla potenza "gia' pagata" senza pagare di nuovo ?"

La reazione e' stata interessante: si e' fermato come se ci
stesse ragionando sopra, dicendo, piu' parlando a se, qualcosa
del tipo: "La questione e' ancora aperta, se il rientro alla
maggiore potenza e' fatta a breve termine, non ci si
sarebbe da ripagare, ma si deve anche tenere conto della
potenza "liberata" che la rete potrebbe spostare altrove ..."
Il resto, e' stato piu' un bofonchiamento tra se, senza
una chiara conclusione, poi e' passato ad una successiva
questione.

Insomma, mi sembra che nelle prassi intuite (perche' non ho una
casistica precisa) che ci sia una certa assimetrie a danno
del cliente.

Mi spiego: se il cliente dovesse ripagare la maggiorazione di
potenza (nonostante che evidentemenet l'impianto di distribuzione
locale e' gia' "pronto" per la maggiore potenza, visto che in
passato c'era, non mi risulta che parimenti, quando un cliente
chiede il ribassamento di potenza, gli venga restituito quanto
pagato per accedere alla maggiore potenza.

Ora, se c'e' la ragione per cui una quota dell'aumento di potenza
e' andato ai costi del potenziamento della rete, non si vede
ragione per fare ripagare questi costi ad ogni successiva
maggiorazione di potenza.

Con l'aumentare dei clienti che fanno contratti da 4,5 kW e 6 kW,
la questione del "ripristino" di potenza, si fara' sempre piu'
notare. Anzi, gia' si crea una questione: l'informazione che
un punto di prelievo in passato aveva gia' una maggiore
potenza, dovrebbe essere a disposizione dei clienti ?

Sarebbe opportuno cioe' l'indicazione di una "portata massima"
di ogni punto di prelievo, sulla base della sua passata
storia contrattuale ? Da quello che ho capito delle parole
dubbiose del funzionario AEEGSI, mi pare che la questione e'
per il distributore che, se in passato aveva A con 6 kW
e B, C, D con 3 kW, totale 15 kW sul montante che
alimenta il fabbricato, nel momento che A e' tornato a 3 kW
poi nel tempo, ad esempio, B e' salito a 6 kW, quindi
il montante da 15 kW va ancora bene. Ora, quando A vuole
tornare a 6 kW, ma B continua a restare a 6 kW, per il
distributore il montante andrebbe aumentato a 18 kW.
Quindi il distributore deve potenziare i cavi del montante
per portare 18 kW e dice ad A che deve pagare ancora una
volta perche' lui, distributore, ha da spendere soldi.
(elettricisti trattenetivi dal commentare che per variazioni
totale di potenze cosi' piccole, i distributori non si trovano
a cambiare gli impianti, pensate in grande, ovvero che
il ragionamento sia fatto si dieci o centi consumatori)

Al distributore si potrebbe obbiettare: ma scusa, hai
incassato la maggiorazione di potenza dal cliente B,
usa quelli! Ragionamento logico, ma appunto, non mi pare
che la norma chiarisca questi aspetti. Se i costi della
distribuzione e del trasporto fossero liberalizzati, il
problema non si pone (anzi M_C si ricorda, quando ENEL
voleva regalare l'aumento a 4,5 kW). Ma essendo tutto il
settore distribuzione regolamentato (non c'e' libero mercato
sulla disribuzione) dobbiamo guardare le normative.

I testi li trovate qui:

<https://www.arera.it/it/operatori/ele_%20testintegrati.htm>

e la voce e' il TIC

"Condizioni economiche per l'erogazione del servizio di connessione"

aggiornato fino al 2019:

<https://www.arera.it/allegati/docs/15/654-15tic_ti.pdf>

un testo breve di 25 pagine. Nel testo e' piu' volte menzionato
il comma 2 dell'articolo 2 del TIT, che riporto qui in forma
tabellare, cosi' vi evitate di scaricare il TIT (Disposizioni
per l'erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione):
a) utenze domestiche in bassa tensione
b) utenze in bassa tensione di illuminazione pubblica
c) utenze in bassa tensione di esclusiva ricarica pubblica
per veicoli elettrici
d) utenze in bassa tensione diverse da quelle sopra
e) utenze in media tensione di illuminazione pubblica
f) utenze in media tensione diverse dalla e)
g) utenze in alta tensione
h) utenze in altissima tensione minore a 380 kV
i) utenze in altissima tensione da 380 kV in su

Se volete i dettagli, sono altre 66 pagine:

<https://www.arera.it/allegati/docs/15/TIT_654-15ti.pdf>

con le tariffe:

<https://www.arera.it/allegati/docs/15/654-15tit_ti.xls>

Partiamo dall'articolo 5, ultimo comma, cosi' vi togliete la
curiosita': la bassa tensione si puo' avere solo fino a 100 kW.
Visto che si parlava di punti di ricarica da 50 kW, ci stiamo
avvicinando al limite dell'obbligo a passare a media tensione.

Ma andiamo alla questione aumento di potenza. Art.6 comma 6:

"Nel caso di richieste di aumento della potenza disponibile è
addebitata la sola quota potenza per la potenza disponibile
aggiuntiva rispetto a quella precedentemente sottoscritta,
applicando i contributi riportati nella Tabella 1, fatto salvo
quanto previsto per i clienti domestici al successivo articolo 8-bis."

Il successivo comma 7 invece pare implicare che si puo' avere
aumenti di potenza senza pagare:

"In relazione a ciascuna nuova connessione o richiesta di aumento
di potenza, qualora non sia prevista l’applicazione di contributi
commisurati alla spesa relativa, è inoltre applicato un contributo in
quota fissa, a copertura degli oneri amministrativi, fissato nella
Tabella 2, fatto salvo quanto previsto per i clienti domestici al
successivo articolo 8-bis."

"qualora non sia prevista l'applicazione di contributi" mi pare
dovrebbe rifersi al caso di un "ritorno" ad una potenza superiore
dopo avere in passato chiesto una riduzione della potenza
contrattuale. Cosa almeno vorrebbe la logica.

E qui nasce il primo dubbio: il comma 7 si applica solo allo
stesso cliente, oppure anche al cliente che subentra su
quel punto di prelievo ? Se si applica al cliente successivo,
nasce la necessita' per il cliente successivo di "sapere"
che il suo punto di prelievo ha una potenza accessibile
"gia' pagata" in passato.

All'art.8-bis (un ripensamento "bis" ?) al comma 2, punto c)
abbiamo le seguenti parole:
"in ogni caso, il contributo in quota potenza di cui alla
precedente lettera b) non viene addebitato qualora tale
richiesta di aumento sia successiva ad una richiesta di riduzione
della potenza presentata in data non antecedente il 1 aprile 2017
dal medesimo cliente e con riferimento al medesimo POD e qualora
il livello di potenza impegnata conseguente all’incremento non sia
superiore né 6 kW né al livello precedente alla riduzione;"

Che pare escludere ai clienti successivi l'accesso alla maggiore
potenza in passato, senza ulteriore spesa (ed in ogni caso
le agevolazioni paiono limitate al massimo fino a i 6 kW di
potenza).

Il successivo comma 3, punto b) descrive una ipotesi anche di
restituzione dei soldi al cliente:

"qualora tale richiesta di riduzione sia successiva ad una richiesta
di aumento della potenza presentata in data non antecedente il
1 aprile 2017, dal medesimo cliente e con riferimento al medesimo POD,
per il tramite dell’impresa esercente la vendita viene restituito al
cliente il contributo in quota potenza addebitato ai sensi del
precedente comma 2, lettera b), in proporzione al recupero del livello
pre-esistente di potenza contrattualmente impegnata."

"restituito il contributo" pare una soluzione. Questo suggerisce
pero' che sta per disdirre un contratto, prima chiede il ribassamento
di potenza, per potere avere indietro i soldi, e poi il cliente
che arriva dopo si arrangia a ricominciare tutto. A parte il fatto
che il distributore magari ha gia' sostenuto dei costi per
adeguare la sezione dei cavi (magari non quello del singolo
cliente, ma immaginate un condominio di 20 condomini che sono
tutti passati a 6 kW: il montante da 60 kW non basta ed ha
dovuto potenziarlo per i 120 kW totali), pare anche poco pratico
questo fare e disfare.

L'argomento insomma e' da chiarire e da rendere piu' equo e
sensato (una volta potenziato l'impianto al punto di prelievo
in oggetto, non si dovrebbe tenerne conto nelle richieste
successive ?)

In ogni caso, pare che tutte le maggiori potenze "pagate" in
passato prima del 2017 sono ormai andate perse.

In calce al testo (da pagina 22) trovate le tabelle tariffarie.

Un ultima curiosita, nel TIT, all'art.3 comma 3, trovate:

L’esercente rende disponibili livelli di potenza contrattualmente
impegnata:
a) fino a 6 kW, con potenze modulabili in aumento o riduzione
di 0,5 kW;
b) oltre 6 kW e fino a 10 kW, con potenze modulabili in aumento
o riduzione di 1 kW;
c) oltre 10 kW e fino a 30 kW, con potenze modulabili in aumento
o riduzione di 5 kW.
L’esercente può rendere disponibili ulteriori livelli di potenza
contrattualmente impegnata.

Parafrasando, oggi potete chiedere le seguenti potenze contrattuali:

0,5 kW
1,0 kW
1,5 kW
2,0 kW
2,5 kW
3,0 kW (potenza limite delle agevolazioni fiscali - accisa - per
consumi minori di 1800 kW*h)

3,5 kW
4,0 kW
4,5 kW
5,0 kW
5,5 kW
6,0 kW
7,0 kW
8,0 kW
9,0 kW
10,0 kW
15,0 kW
20,0 kW
25,0 kW
30,0 kW

Questi sono i valori obbligatori per tutti gli esercenti, ma i
distributori possono anche offrire ulteriori taglie, anche
concordate con i clienti, tipo un 35 kW oppure un 1,8 kW.

Ovviamente la potenza disponibile viene incrementata del 10%
sulla potenza contrattuale (comma 4 successivo).

Molti clienti potrebbero avere vantaggio dal ridurre la potenza
da 3 kW a 2 kW (sufficienti per fare funzionare la lavatrice
da sola, considerando le 2 ore di tolleranza a moderata
superopotenza). Ma c'e', appunto la questione: e se poi voglio
tornare ai 3 kW, devo ripagare l'una tantum per l'aumento di
potenza ? ... de novo ?
e***@o.o
2018-10-12 12:33:19 UTC
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On Tue, 9 Oct 2018 04:54:51 +0200, Roberto Deboni DMIsr
Post by Roberto Deboni DMIsr
------------------------------------------------------
Normativa di riferimento della tariffa della
<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>
Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel
"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>
componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)
tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro
non mi ritrovavo con le tabelle, mi pare ci sia
un refuso .... è sigma non tau
e***@o.o
2018-10-12 12:36:11 UTC
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Post by e***@o.o
On Tue, 9 Oct 2018 04:54:51 +0200, Roberto Deboni DMIsr
Post by Roberto Deboni DMIsr
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Normativa di riferimento della tariffa della
<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>
Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel
"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>
componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)
tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro
non mi ritrovavo con le tabelle, mi pare ci sia
un refuso .... è sigma non tau
poi le sigma1,2,3 le trovo richiamate nel manuale
che descrive il metodo di calcolo del sito prezzoenergia
https://www.prezzoenergia.it/portaleOfferte/resources/cms/documents/c3cde9e3fc85758eac263aaf48a0304d.PDF
Roberto Deboni DMIsr
2018-10-12 16:13:29 UTC
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Post by e***@o.o
Post by e***@o.o
On Tue, 9 Oct 2018 04:54:51 +0200, Roberto Deboni DMIsr
Post by Roberto Deboni DMIsr
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Normativa di riferimento della tariffa della
<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>
Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel
"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>
componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)
tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro
non mi ritrovavo con le tabelle, mi pare ci sia
un refuso .... è sigma non tau
poi le sigma1,2,3 le trovo richiamate nel manuale
che descrive il metodo di calcolo del sito prezzoenergia
https://www.prezzoenergia.it/portaleOfferte/resources/cms/documents/c3cde9e3fc85758eac263aaf48a0304d.PDF
Sigma o tau e' sempre la stessa cosa :-)
Vedo ora, fino al 2016 era una "tau" (forse da "t" come trasporto ?),
ma l'importante e' che ci si ritrovi con la "descrizione" della
voce ed i loro valori numerici.

Senza impegolarsi nella lettura del documento che ha proposto,
sarebbe bastato "aprire" (cliccando sul secondo "+" che c'e'
in alto nel documento) il foglio elettronico nella sezione
trasporto e gestione del contatore:

<https://www.arera.it/allegati/dati_documenti/prezzi/elettricita-domestici.xls>

per vedere che i miei "tau" corrispondono esattamente ai "sigma".

In ogni caso, ha fatto bene ad evidenziare la discrepanza
della simbologia (gia' e' complicato, ma poi cambiano pure
i simboli, al pari dell'acronimo - prima AEEG, poi AEEGSI,
poi ARERA, ed ovviamente cambiando il dominio).
e***@o.o
2018-10-12 16:54:16 UTC
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On Fri, 12 Oct 2018 18:13:29 +0200, Roberto Deboni DMIsr
Post by Roberto Deboni DMIsr
In ogni caso, ha fatto bene ad evidenziare la discrepanza
doveroso.
verificando e facendo i conti, confrontando
alcune offerte in modo casuale, e riflettendo:
il prezzo dell'energia che prendo da un offerta
qualsiasi del sito, trovo dettagliatamente indicato con


https://prnt.sc/l59f8e

Quota fissa (€/anno)
pcvF pcvF 57,790000
dispbt_f_c_r DISPbt fisso -22,988600
Quota energia (€/KWh)
quotaEnergiaMo quotaEnergiaMo 0,065136
dispbt_v_1 DISPbt variabile fino a 1.800 kWh 0,002470
dispbt_v_2 DISPbt variabile oltre 1.800 kWh 0,006630
msd MSD 0,006793
modeol Modulazione Eolico 0,000067
uniess Unità essenziali 0,001386
terna Terna 0,000389
capprod Capacità Produttiva 0,000680
interr Interrompibilità 0,000150


Quindi, nelle proposte commerciali, dovrei trovare
2 variabili:

- PcvF + dispbt_f_c_r che sono costi amministrativi
(a volte nulli o scontati a volte no)

- quotaEnergiaMo il reale prezzo variabile dell'energia
applicato dal venditore.

Mentre, le altre voci che costituiscono il prezzo
complessivo dell'energia (tutte le altre sopraindicate)
sono decise da Arera e comportano un ulteriore
costo di circa un 10-11 percento.

Concordi?

Secondo me, sul mercato libero bisogna attrezzarsi
per cambiare fornitore ogni anno, in tale ottica,
mi manca di capire, se ARERA si è posta il problema
dei tempi di cambio fornitore e di quali
possono essere i problemi reali nella migrazione.

Esperienze?
l***@gmail.com
2018-12-20 11:25:22 UTC
Permalink
Post by Roberto Deboni DMIsr
Visto che si discute sempre di piu' sulle auto elettriche
diventa importante capire le differenze tariffarie,
altrimenti qui si continua ad andare avanti con i
"sentito dire" ed i "pensavo che".
<https://www.prezzoenergia.it>
(quello vecchio non e' piu' disponibile) considerando
l'offerta PLACET (che non e' la migliore, ma una offerta
"tipo" quella a tariffa imposta AEEGSI che e' in cessazione)
di una rivenditore con interessanti proposte: ENGIE ITALIA.
Prima ho considerato il consumo tipico di una famiglia
media italiana (mi pare che sia di 3 persone): 2700 kW*h
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 321,64 321,64 321,64
Distribuzione 104,42 136,36 168,30
Tassa rinnovabili 87,05 87,05 87,05
Accisa 21,79 61,29 61,29
IVA 53,48 60,63 63,82
----------------------------------------
Totale ivato 588,38 666,97 702,10
Maggiorazione 78,59 113,72
Mensilmente 6,55 9,48
Sulla distribuzione (dove "pesa" la potenza) abbiamo
2,66 euro mensili in piu' a 4,5 kW e 5,32 euro
mensili in piu' a 6,0 kW (da ivare).
C'e' pero' una maggiore spesa mensile ulteriore di
3,29 euro mensili perche' superando i 3 kW
(quindi a partire dai contratti da 3,5 kW in poi,
ricordo a chi non lo sa, che oggi si possono fare
anche contratti da 3,5 kW e 4 kW) sparisce
l'agevolazione dell'azzerramento dell'accisa per
chi ha bassi consumi elettrici (con un massimo di
risparmio per chi ha esattamente 1800 kW*h annui
di consumo). In conclusione, tutto incluso ci
troviamo le cifre indicate in calce alla tabella
di sopra.
Ma quello sopra e' il ragionamento a bocce fermo,
tipico delle persone mononeuronali.
Normalmente chi passa a maggiori potenze elettriche,
tende a consumare di piu'. O no ? Infatti si suppone
che voglia utilizzare apparecchi di maggiore potenza
che altrimenti non potrebbe usare. E questo non aumenta
i consumi ? Nello specifico ho preso l'esempio di una
auto elettrica che fa 42 kW*h di consumo a 250 km
percorsi ogni settimana per 52 settimane.
Considerando perdite di ricarica e qualche gita in piu'
nei giorni festivi, mi sono permesso di aggiungere
2300 kW*h annui portando cosi' il totale a 5000 kW*h
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 570.47 570.47 570.47
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 102,11 105,31 108,50
----------------------------------------
Totale ivato 1123,19 1158,33 1193,46
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86
Avendo superato di slancio la soglia dei 3600 kW*h
(soglia a cui il bonus accisa per i 3 kW si
annulla) potete vedere che la penale sull'accisa
non c'e' piu'. Quindi, dal 2018 (quasi concluso
il cambiamento tariffario, come vedete c'e' ancora
la faccenda residua dell'accisa che riguarda il
fisco e su cui ARERA non puo' mettere mani) per chi
supera i 3600 kW*h annui di consumo, il passaggio
a 4,5 kW pesa solo 2,92 euro al mese e per chi
si azzarda a saltare da 3 kW a 6 kW, l'aumento
diventa un vertiginoso 5,86 euro al mese in piu'
prelevate dal conto corrente bancario.
In realta' potete chiaramente vedere che dal 2018,
per chi consuma energia elettrica come altrove,
il vantaggi di "stringersi" con grandi sacrifici
ad una potenza di solo 3 kW, significa risparmi
sul totale speso, molto piccolo.
Su 5000 kW*h fatturati, per passare da 3 kW a 4,5 kW
vi costa solo un 3,1% in piu'. Magari vi fa soffrire
di piu' il passaggio a 6 kW, con un 6,3% in piu'.
Ebbene, queste sono maggiorazioni che potete facilmente
"mangiare" con una scelta occulata del fornitore e del
contratto. Ad esempio, se fatte sempre la ricarica
dell'auto di notte, vi conviene una tariffa fortemente
diversificata per fasce orarie.
Per esempio, evitando le salate offerte "simil AEEGSI"
cioe' evitando le offete PLACET (sono riservati ai polli
che non vogliono fare la fatica di guardarsi intorno),
ENGIE vi propone l'offerta Energia 3.0 light.
(per vederla dovete impostare "offerte fissa" e dovete
forzare Engie come fornitore - se non sapete usare il
sito non troverete nulla di interessante)
Mi limito all'offerta per 5000 kW*h di consumo,
perche' e' quello pertinente in questa discussione.
In ogni caso i risparmi importanti ci sono anche
a 2700 kW*h annui.
Engie Italia SpA
Consumo annuo 5000 kW*h (2700 domestico e 2300 auto)
Contratto da kW 3,0 4,5 6,0
----------------------------------------
Energia 340.42 340.42 340.42
Distribuzione 122,50 154,44 186,38
Tassa rinnovabili 214,61 214,61 214,61
Accisa 113,50 113,50 113,50
IVA 79,11 82,30 85,49
----------------------------------------
Totale ivato 870,14 905,27 940,40
Maggiorazione 35,14 70,27
Mensilmente 2,92 5,86
Come potete vedere, cambia solo l'ammontare di quello
che piglia il rivenditore, ed ovviamente l'IVA, che
cala con il totale imponibile piu' basso.
Insomma, chi fa il lagnoso perche' la potenza in piu' costerebbe
tanto, dovrebbe invece preoccuparsi di piu' delle fissime di chi
vuole l'energia elettrica pubblica, come era una volta. Se solo
si decidesse a provare il libero mercato, potrebbe, nell'esempio
citato, risparmiare 253 euro e ridere sui 70 euro in piu' per
avere 6 kW di potenza.
PS: oggi, io sono per la rinazionalizzazione della rete
elettrica, ma la produzione e la rivendita e' meglio
se resta "privata", in libero mercato.
Cioe' vedo la rete di distribuzione come le strade
(e le autostrade). I servizi di trasporto, i mezzi, chi
guida, etc. e' meglio se restano in mano ai privati.
Le strade invece e' meglio se restano in mano pubblica.
Il crollo del ponte sul Polcevera a Genova (Ponte
Morandi) ed i ripetuti incindenti ferroviari (anche RFI
deve tornare pubblica, mentre Trenitalia deve essere
privata in concorrenza con Italo e compagnia) mi sembrano
ragione sufficientge per affermare che in Italia (ma forse
ovunque ?) manca una adeguata cultura del reinvestimento
nelle infrastrutture (e della sicurezza) da parte dei
privati maggiori, tipo le grosse realta' come il gruppo
controllato dal sig.Benetton.
Notare che di fatto, la tariffa elettrica e' come se la
distribuzione fosse pubblica, come potete vedere dalla
scomposizione delle voci della bolletta, solo che gli
utili succosi vanno ai distributori ed a Terna che in
teoria dovrebbero reinvestire in potenziamento e sicurezza
delle rete elettrica. Ma lo fanno ? Dopotutto il primo
grosso blackout nazionale e' stato con la rete elettrica
privatizzata (anche se sotto controllo "statale", la
gestione e' da SpA, con dirigenti che non sono
funzionari statali, ma rispondono solo alle logiche del
profitto).
Segue parte documentale riservata ai pignoli ...
------------------------------------------------------
Normativa di riferimento della tariffa della
<https://www.arera.it/it/docs/17/907-17.htm>
Deliberazione 27 dicembre 2017 n.907/2017/r/ eel
"Aggiornamento, per l’anno 2018, delle tariffe relative
all’erogazione dei servizi di rete (trasmissione,
distribuzione e misura) dell’energia elettrica,
per i clienti domestici"
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/907-17alltit.xls>
componente tau1 = €18,96 (2017) €19,32 (2018)
componente tau2 = €21,48 (2017) €21,24 (2018)
componente tau3 = 0,719/kW*h (2017) 0,712/kW*h (2018)
tau1 si applica per anno per ogni punto di prelievo
tau2 si applica per anno per ogni kW di potenza
tau3 e' indicato in centesimi di euro
Alla voce tau2 poi occorre aggiungere la componente UC6.
<https://www.arera.it/it/docs/18/475-18.htm>
"1.4 I valori delle componenti tariffarie UC3 e UC6 in vigore
a decorrere dal 1 gennaio 2018, di cui alla Tabella 7 della
deliberazione 923/2017/R/com, sono confermati."
quindi caliamo banalmente sulla delibera n.923/2017/R/com
<https://www.arera.it/it/docs/17/923-17.htm>
<https://www.arera.it/allegati/docs/17/923-17tab.xls>
alla settima tabella, sotto la colonna "Quota potenza"
lettera a) Utenza domestica in bassa tensione €0,0534/kW/anno
Quindi, dobbiamo sommare €21,24 con €0,0534 che ci da'
un totale di €21,2934 per ogni kW di potenza all'anno.
Buongiorno Roberto,
vedo che lei ha parecchio dimestichezza con il tema offerte energia del mercato libero e vorrei approfittare per chiederle un consiglio in merito alla scelta di passaggio dal Servizio Elettrico Nazionale verso il mercato libero.
Per me la scelta è fondamentale in quanto da un anno vivo nella mia abitazione completamente basata su energia elettrica.
Per ora non ho storico in quanto a Natale faccio il mio primo anno di residenza quindi gli attuali consumi potrebbero non rappresentare esattamente situazioni future.
Ad ogni modo essendo solo in due persone e maggior parte del tempo siamo fuori casa per quest'anno ho stimato un consumo di 3200Kwh ma tendenzialmente direi di calibrare la scelta su almeno 3500-3800.

situazione attuale:
Potenza impegnata 6kw
consumo annuo 3200Kwh di cui il 75% F23
Provincia di Vicenza

PS non punto alla miglior offerata economica ma con un pò di bilanciamento alla correttezza del fornitore e al servizio di assistenza in caso di bisogno
grazie in anticipo per i consigli
Roberto Deboni DMIsr
2018-12-20 16:50:08 UTC
Permalink
On 20/12/18 12:25, ***@gmail.com wrote:

...snip...
situazione attuale: Potenza impegnata 6kw consumo annuo 3200Kwh di
cui il 75% F23 Provincia di Vicenza
PS non punto alla miglior offerata economica ma con un pò di
bilanciamento alla correttezza del fornitore e al servizio di
assistenza in caso di bisogno grazie in anticipo per i consigli
Se per lei correttezza del fornitore ed un servizio umano di
assistenza sono un valore nella scelta, nella mia esperienza
(ENEL --> Edison --> Trenta poi Dolomiti Energia ed
ENEL - EON sul condominio che una volta gestivo) ed i riscontri
finora avuti nelle discussioni in rete su altri rivenditori,
il nome (e non e' un caso che ho smesso di cambiare fornitore,
arrivato a loro) e':

<https://www.dolomitienergia.it/content/famiglia>

Inconvenienti mi sono capitati anche con loro (sono molto
pignolo ...), cioe' per due volte (la prima volta come loro
cliente e la prima volta dopo che hanno cambiato struttura
societaria) mi hanno sbagliato l'acconto per il gas, utilizzando
una stima molto piu' elevata del mio consumo reale annuo.
Ambedue le volte ho mandato un e-mail a cui mi e' seguita una
telefonata da parte di un loro dipendente (non mi sembravano un
call center, erano preparati e parlavano italiano da italiani)
che mi istruiva a non fare nulla, che ci pensavano loro. Come ?
Semplicemente faccendo un bonifico con valuta il giorno stesso
del prelievo dal RID, per cui il mio conto corrente non andava
in rosso.

Quindi i plus da me riscontrati sono stati:

1) niente allucinanti esperienze con risponditori telefonici
automatici (ma forse c'e' chi non vuole scrivere un email)
2) niente call center che ti fa perdere tempo prima a
identificarti, poi a spiegare il problema e poi attendere
la soluzione, sempre che non tenti di cambiare il tipo
di controllo, il tutto in un italiano approssimato
3) rimborso puntuale anche su un prelievo RID - notare che
significa fiducia, perche' il RID posso bloccarlo anche
dopo il prelievo, mentre il loro bonifico arriva lo stesso

Naturalmente non posso garantire che restino cosi', per esempio
sul punto 3), se troppi clienti fanno i furbi, possono diventare
meno cortesi. Ma forse fanno in modo di selezionare i clienti
in base alla loro storia pregressa. Pero' il fatto che abbiano
usato la stessa procedura anche dopo il cambio societario,
promette bene.

In ogni caso, dopo quel primo errore, non hanno piu' ripetuto
perche' dopo utilizzano solo le letture reali. Le loro fatture
sono senza acconti di pochi giorni come invece si diverte a
fare ENEL e sono mensili, percio' e' facile leggere il dettaglio,
per chi lo chiede: un mese esatto e suo consumo in poche righe.

Per fortuna sono anche convenienti: non hanno le offerte migliori
in assoluto, ma tra i rivenditori reputabili, sono nelle prime
posizioni.
Pero', la mia e' una esperienza limitata ed anche sulla
rete si leggono i reclami, raramenti si riportano le
soddisfazioni. Quindi, saltando tutte quelle piccole realta'
che spesso hanno offerte incomplete o pretendono la stipula
telefonica (che significa parlare con un imbonitore e tutto
cio' che ne consegue) invece di farla con calma via web,
riporto in calce la situazione attuale selezionata tra grossi
produttori e grosse ex-municipalizzate, ove ho ipotizzato che il
vostro contratto sia da residente con 900/1200/1500 = 3600
(quindi 900 F1 + 2700 F23).

Notare come ci siano offerte di ammontare molto diverso
per ogni rivenditore. Suppongo che le offerte "salate"
sono ad uso e consumo dei procacciatori di clienti
(porta a porta, call center, etc.) che, in cambio di
avere rifilato un bidone al cliente, ricevono una
proviggione proporzionata. Naturalmente alcune offerte
possono essere piu' care a ragion veduta, ad esempio,
dietro la promessa di fornire solo energia "rinnovabile".

Come riferimento fornisco il responso per l'esercente
i servizi di tutela, che e' una offerta a tariffa
variabile (cioe' ogni trimestre si adegua al mercato):

Offerta Maggior Tutela = 862,88 € annui

Notare che sul libero mercato tutte le offerte a
tariffa variabile (sono 17) dei rivenditori che ho
selezionato sono tutte piu' care di quella
dell'Acquirente Unico. Non avendo alcuna caratteristica
particolare, ma solo un prezzo materia energia
diverso, credo che non abbia senso guardarle
(perche' pagare l'energia di piu' di quella offerta
dall'Acquirente Unico senza alcun differenza
contrattuale ?).
A quanto pare preferiscono offerte a tariffa fissa,
forse perche' cosi' possono programmarsi meglio gli
acquisti. Per promemoria, aggiungo una segnalazione
dove l'offerta costa di piu' di 862,88 €
Ho elencato anche le offerte "salate" perche' vi
possiate rendere conto che certi fornitori agevolano
i procciatori che fregano i clienti con offerte esose.
Cioe' se il passa parola di un amico vi passa il nome
di una azienda che dice gli fa un ottimo prezzo, fatte
attenzione che non basta il "nome del rivenditore" per
fare un affare. Dovete invece leggere con attenzione la
descrizione/nome del contratto che state per stipulare.
Attenzione che sul sito del rivenditore trovate
possibilmente anche offerte ulteriori di quelle
sotto elencato o di quella a tariffa variabile
che non ho elencato. Ad esempio, Dolomiti ha un
offerta agganciata alla tariffa tutelata con un
bonus fedelta', ovvero 5% di sconto il primo anno
sulla materia energia, poi 10% il secondo e terzo anno
consecutivo. Un altra e' Mese Gratis Green, ecco la
loro descrizione:

"L’adesione prevede infatti uno sconto annuale pari al
valore dell’intera fornitura relativa al 12° mese di consumo,
incluso la spesa per la materia energia, per il trasporto e
la gestione del contatore, per oneri di sistema, le imposte
(non è ricompreso in detto valore l’importo del canone
televisivo)."

Questo, signorì miei, e' uno sconto secco di circa l'8%.
Peccato che sia riservato solo ai nuovi clienti.
Il prezzo bioraria e' 6,588 cent/kW*h in F1 e
5,955 cent/kW*h in F23. Ricordatevi di aggiungere
il 10,4% delle perdite di energia (pare essere
prassi di tutti i rivenditori non includerle nella
esibizione dell'offerta) se volete fare il paragone
con la tariffa tutelata, che invece le include.

Dal contratto:

Il Listino Prezzi Dolomiti Energia verrà aggiornato mensilmente
in base ai valori assunti alla seguente formula:
prezzo fascia F0 = PUN F0 + 0,012;
prezzo fascia F1 = PUN F1 + 0,012;
prezzo fascia F23 = PUN F23 + 0,012.
Per PUN F0, PUN F1, PUN F23, si intendono le medie aritmetiche mensili
del PUN relativo rispettivamente alle fasce monoraria F0, multioraria
F1, multioraria F23. Il Listino Prezzi di cui sopra riporta
l’aggiornamento relativo al mese di aprile 2018.

Ecco il dettaglio con cavillo cautelativo finale:

L’adesione all’offerta prevede uno sconto annuale pari il valore
dell’intera fornitura relativa al 12° mese di consumo, per ogni
anno di durata del rapporto, relativamente al costo delle componenti
energia, trasporto, gestione del contatore, oneri di sistema e delle
imposte. Restano escluse dallo sconto e quindi ad integrale carico
del cliente tutte le voci diverse da quelle sopra elencate ed il
canone televisivo eventualmente inserito in bolletta. Tale sconto
verrà erogato in corrispondenza dell’emissione della fattura relativa
al 12° mese di consumo del Cliente, intendendosi come 1° mese di
consumo quello coincidente con il primo mese di fornitura alle
condizioni dell’offerta. Lo sconto sarà riservato esclusivamente ai
clienti che, con riferimento ad ogni anno di fornitura, manterranno
attiva l’offerta per una intervallo temporale minimo di 12 mesi. Lo
sconto è concesso sul presupposto dell’utilizzazione dell’energia
elettrica in forma adeguata per la specifica utenza, in conformità
alle condizioni contrattuali vigenti. Qualora i consumi del
mese 12° nel quale sarà applicato lo sconto risultino superiori
del 50% (cinquanta per cento) ai consumi medi dell’utenza negli
undici mesi precedenti, Dolomiti Energia S.p.A. avrà facoltà di
revocare l’offerta recedendo, mediante comunicazione scritta, dal
contratto.

Quindi se qualcuno pensa di abusare aumentando i consumi
esageratamente nel 12-esimo mese, Dolomiti lo blocca (direi
che la clausola e' una classica anglosassone di "fair use").
Chiaramente conviene partire con un mese contrattuale non di
massimo consumo, in modo da fare cadere il 12-esimo mese
nel mese di maggiore consumo, ma su questo il "controllo"
e' relativo, perche' e' Dolomiti a stabilire, mese piu', mese
meno, l'inizio del rapporto con il nuovo cliente.

L'offerta e' interessante perche' fino ad ora e' l'unica che ho
visto che permette di capire al volo quale e' lo sconto reale
(grosso modo un 12-esimo, tutto compreso, se avete un consumo
abbastanza uniforme durante l'anno).

Ulteriore precisazione informativa sulla tariffa:

Il valore massimo raggiunto nel corso degli ultimi dodici mesi
dal parametro PUN è stato pari a 0,07224 €/kWh (gennaio 2017).
I relativi corrispettivi di vendita di cui al Listino Prezzi
Dolomiti Energia sono stati pari a:
fascia monoraria F0 = 0,07824 €/kWh;
fascia multioraria F1 = 0,09449 €/kWh;
fascia multioraria F23 = 0,07092 €/kWh.


Fine delle chiacchere, ecco l'elenco che ho ottenuto oggi.
I totali annui sotto indicati sono tutto compreso, imposte ed
IVA inclusa.


Sorgenia S.p.A. - PLACET Fissa

Valida dal 15/12/2018 al 01/03/2019
764,71 € annui
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


E.ON Energia S.p.A.
E.ON LuceClick Bioraria Amazon Prime in regalo

Valida dal 01/12/2018 al 15/01/2019
770,34 € annui


ENGIE ITALIA S.p.A. - Energia 3.0 light

Valida dal 13/11/2018 al 15/01/2019
795,82 € annui


Edison Energia S.p.A. - Edison Best

Valida dal 20/12/2018 al 15/01/2019
797,75 € annui


A2A ENERGIA SPA - A2A Click Elettricità

Valida dal 12/12/2018 al 31/12/2018
801,75 € annui


Enel Energia S.p.A.
E-Light Bioraria Christmas Edition

Valida dal 19/12/2018 al 07/01/2019
803,94 € annui


E.ON Energia S.p.A. - E.ON LuceClick Bioraria

Valida dal 18/12/2018 al 15/01/2019
Sconti non sempre applicabili
818,61 € annui


Dolomiti Energia SpA - PLACET Fissa

Valida dal 01/08/2018
820,31 € annui
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Enel Energia S.p.A. - e-light Bioraria

Valida dal 13/11/2018 al 13/01/2019
832,21 € annui


ENGIE ITALIA S.p.A.

PLACET Fissa

Valida dal 31/05/2018
833,55 € annui
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


E.ON Energia S.p.A.
E.ON LuceClick Bioraria Amazon Prime in regalo

Valida dal 19/12/2018 al 15/01/2019
Sconti non sempre applicabili
835,83 € annui


E.ON Energia S.p.A.
E.ON LuceClick Bioraria Verde

Valida dal 18/12/2018 al 15/01/2019
Sconti non sempre applicabili
838,11 € annui


E.ON Energia S.p.A.
E.ON LuceClick Bioraria

Valida dal 01/12/2018 al 15/01/2019
840,40 € annui


E.ON Energia S.p.A.
E.ON LuceClick Bioraria Verde Amazon Prime in regalo

Valida dal 19/12/2018 al 15/01/2019
Sconti non sempre applicabili
855,63 € annui


Acea Energia Spa - Acea Rapida bioraria

Valida dal 15/11/2018 al 31/01/2019
861,74 € annui


A.I.M. ENERGY S.R.L.- PLACET Fissa

Valida dal 26/10/2018 al 31/12/2050
868,36 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


ENI GAS E LUCE S.P.A. - PLACET Fissa

Valida dal 15/10/2018 al 03/02/2019
877,11 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Enel Energia S.p.A. - Scegli Tu - Notte e Festivi

Valida dal 13/12/2018 al 31/01/2019
880,83 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela


ENI GAS E LUCE S.P.A. - Link Plus Luce

Valida dal 15/10/2018 al 03/02/2019
883,29 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela


Iberdrola Clienti Italia - PLACET Fissa

Valida dal 16/10/2018 al 31/01/2019
883,64 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Edison Energia S.p.A. - Edison Luce Fix12

Valida dal 16/12/2018 al 15/01/2019
884,19 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela


Enel Energia S.p.A. - Sempre con Te

Valida dal 12/10/2018 al 13/01/2019
888,67 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela


E.ON Energia S.p.A. - E.ON LuceVerde Bioraria

Valida dal 25/10/2018 al 14/01/2019
890,68 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela


E.ON Energia S.p.A. - PLACET Fissa

Valida dal 25/10/2018 al 14/01/2019
894,38 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


A2A ENERGIA SPA - PLACET Fissa

Valida dal 05/10/2018 al 31/12/2018
897,52 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


A2A ENERGIA SPA - Prezzo Sicuro Verde

Valida dal 12/12/2018 al 31/12/2018
Presenza di servizi aggiuntivi
899,96 € annui > 862,88 € - tariffa di tutela


Enel Energia S.p.A. - Scegli Tu - Bioraria

Valida dal 13/12/2018 al 31/01/2019
902,54 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Iren Mercato SpA - PLACET Fissa

Valida dal 16/12/2018 al 28/02/2019
905,82 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


CHINA POWER SPA - PLACET Fissa

Valida dal 05/07/2018
906,48 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Hera Comm S.r.l. - PLACET Fissa

Valida dal 09/10/2018 al 31/12/2018
910,37 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Edison Energia S.p.A. - PLACET Fissa

Valida dal 13/10/2018 al 15/01/2019
916,01 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


A2A ENERGIA SPA - Prezzo Sicuro Verde

Valida dal 12/12/2018 al 31/12/2018
Presenza di servizi aggiuntivi
916,49 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Exergia S.p.A. - PLACET Fissa

Valida dal 01/11/2018 al 31/12/2018
918,47 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Exergia S.p.A. - D201812XSFS12

Valida dal 06/12/2018 al 31/12/2018
Da fonti di energia rinnovabile
921,41 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Edison Energia S.p.A. - Edison Luce Prezzo Fisso

Valida dal 20/11/2018 al 15/01/2019
927,17 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


A2A ENERGIA SPA - Prezzo Sicuro Verde

Valida dal 12/12/2018 al 31/12/2018
933,32 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Enel Energia S.p.A. - Energia Pura Bioraria

Valida dal 22/10/2018 al 31/01/2019
933,93 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


A2A ENERGIA SPA - Perfetta2a Elettricità

Valida dal 12/12/2018 al 31/12/2018
Presenza di servizi aggiuntivi
952,13 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela

Acea Energia Spa - PLACET Fissa

Valida dal 15/11/2018 al 31/01/2019
953,17 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


ENGIE ITALIA S.p.A. - energiaCasa

Valida dal 10/10/2018 al 15/01/2019
955,31 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


ENGIE ITALIA S.p.A. - myBonus

Valida dal 10/10/2018 al 15/01/2019
Sconti una-tantum
968,02 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Acea Energia Spa - Acea Unica bioraria

Valida dal 15/11/2018 al 31/01/2019
988,54 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela

Acea Energia Spa - Acea Innova bioraria

Valida dal 15/11/2018 al 31/01/2019
988,54 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Acea Energia Spa - Acea Viva bioraria

Valida dal 15/11/2018 al 31/01/2019
995,08 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Enel Energia S.p.A. - PLACET Fissa

Valida dal 14/12/2018 al 13/01/2019
999,93 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela
Sconti permanenti
6 € per punto di prelievo all'anno se si sceglie la fatturazione
elettronica e la domiciliazione.


Hera Comm S.r.l. - Hera Bebe Casa Luce

Valida dal 17/12/2018 al 04/02/2019
Sconti una-tantum Presenza di servizi aggiuntivi Sconti sempre applicabili
1.055,27 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela

Hera Comm S.r.l. - Hera Bebe Casa Luce Natura

Valida dal 17/12/2018 al 04/02/2019
Sconti una-tantum Presenza di servizi aggiuntivi Sconti sempre applicabili
1.055,27 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


ENI GAS E LUCE S.P.A. - Link Plus

Valida dal 18/12/2018 al 03/02/2019
Sconti non sempre applicabili Da fonti di energia rinnovabile
1.243,91 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela


Iberdrola Clienti Italia - EcoClick Casa

Valida dal 15/12/2018 al 31/01/2019
Presenza di servizi aggiuntivi Sconti non sempre applicabili
229.626,48 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela (errore!)
Roberto Deboni DMIsr
2018-12-20 17:13:55 UTC
Permalink
On 20/12/18 17:50, Roberto Deboni DMIsr wrote:

...snip...
Post by Roberto Deboni DMIsr
"L’adesione prevede infatti uno sconto annuale pari al
valore dell’intera fornitura relativa al 12° mese di consumo,
incluso la spesa per la materia energia, per il trasporto e
la gestione del contatore, per oneri di sistema, le imposte
(non è ricompreso in detto valore l’importo del canone
televisivo)."
Questo, signorì miei, e' uno sconto secco di circa l'8%.
Per sconto secco, intendo circa un 8% su tutto, non solo
sulle voce materia energia.

...snip...
Post by Roberto Deboni DMIsr
Iberdrola Clienti Italia - EcoClick Casa
Valida dal 15/12/2018 al 31/01/2019
Presenza di servizi aggiuntivi Sconti non sempre applicabili
229.626,48 € annui >> 862,88 € - tariffa di tutela (errore!)
L'evidente errore mi incuriosisce, perche' e' l'offerte
diversa da quella PLACET di Iberdrola. Quindi, diamoci un
occhiata:

<https://www.iberdrola.it/luce/ecoclick-luce>

F1 = 0,0624 €/kWh (+ il 10,4% per le perdite)
F23 = 0,0560 €/kWh (+ il 10,4% per le perdite)

Attenzione, scrivono che si tratta di uno sconto del 20% solo
per il primo anno, su una tariffa che oggi sarebbe (per chi e'
cliente Iberdrola da piu' di un anno)

F1 = 0,0780 €/kWh (+ il 10,4% per le perdite)
F23 = 0,0700 €/kWh (+ il 10,4% per le perdite)

Il raffronto con la tariffa di maggior tutela e':

F1 = 0,0828 €/kWh (0,09137 € con le perdite)
F23 = 0,0769 €/kWh (0,08492 € con le perdite)

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