Roberto Deboni
2010-03-17 01:09:26 UTC
Ho scritto piu' volte sulla mia preferenza per la motorizzazione
elettrica all'interno delle citta', rispetto alla tradizionale auto con
motore a scoppio.
Per le percorrenze interurbane avevo pensato ad una motorizzazione
ibrida-serie, in cui il motore a combustione/generatore, essendo slegato
dagli assi di rotazione, poteva cosi' essere dimensionato per lavorare
nell'area di massima efficienza (che per un motore a scoppio vuol dire
nella pratica intorno al 25% al massimo, magari utilizzando cicli
modificati per ridurre i consumi), lasciando all'elasticita' del motore
elettrico il compito di accelerare e recuperare l'energia di frenata.
Mi ero pero' dimenticato del motore Stirling. In principio presenta
alcuni grandi vantaggi:
a) e' molto piu' efficiente, costruire un motore Stirling che opera con
il 30% di efficienza e' gia' stato fatto
b) ha un'altra coppia ai bassi regimi, il che riduce la necessita'
dell'utilizzo di rapporti/marce, etc.
c) non ha bisogno di combustibili specifici, come la benzina con punto
di ottano ben definito come nel motore a scoppio, anzi, lo Strirling
potrebbe anche funzionare a legna (seppur con qualche problema collaterale)
La maggiore efficienza del motore Stirling alla fine significa meno
petrolio consumato. Esattamente come si puo' ridurre il consumo di
energia, cambiando tutti i motori elettrici con motore piu' moderni, ad
alta efficienza.
Ed allora, perche' il motore Stirling e' poco usato ? A parte il
ricordare ancora una volta che l'industria dell'auto e' particolarmente
conservativa, fortemente restia a cambiamenti costi' drastici, come
rinunciare ai sofisticati motori a scoppia che in mezzo secolo ha
sviluppato. C'e' anche da ricordare che produrre un motore Stirling con
una efficienza superiore a quella del motore a scoppio non e' facile
tecnologicamente, ed in passato mancava semplicemente la precisione di
lavorazione dei macchinari. Ma oggi, con l'utilizzo delle macchine CNC,
dei laser, della capacita' di produrre acciai e materiali con precise e
ripetibili caratteristiche, rende fattibile produrre sofisticati motori
Stirling. Mancando la produzione di serie (e' nato prima l'uovo o la
gallina ?), i motori Stirling oggi restano molto costosi.
Ma non vedo motivo per cui un motore Stirling prodotto nelle quantita'
dei motori a scoppio non possa costare lo stesso prezzo. Infatti, mentre
da un lato le lavorazione sono piu' precise ed i materiali piu'
sofisticati, dall'altra parte il motore Stirling e' piu' semplice, con
meno parti.
Da quel che vedo, in Germania, ma specialmente negli Stati Uniti, ci
sono svariate aziende che stanno cercando di avanzare una produzione in
serie di massa di motori Stirling. Per non dimenticarci dei
spagnoli(baschi ?) di Mondragon, utilizzando il progetto Whispergen dei
neozelandesi:
http://www.efficienthomenergy.eu/product.htm
In Italia, c'e' qualche industria che si sta interessando di motori
Stirling ?
elettrica all'interno delle citta', rispetto alla tradizionale auto con
motore a scoppio.
Per le percorrenze interurbane avevo pensato ad una motorizzazione
ibrida-serie, in cui il motore a combustione/generatore, essendo slegato
dagli assi di rotazione, poteva cosi' essere dimensionato per lavorare
nell'area di massima efficienza (che per un motore a scoppio vuol dire
nella pratica intorno al 25% al massimo, magari utilizzando cicli
modificati per ridurre i consumi), lasciando all'elasticita' del motore
elettrico il compito di accelerare e recuperare l'energia di frenata.
Mi ero pero' dimenticato del motore Stirling. In principio presenta
alcuni grandi vantaggi:
a) e' molto piu' efficiente, costruire un motore Stirling che opera con
il 30% di efficienza e' gia' stato fatto
b) ha un'altra coppia ai bassi regimi, il che riduce la necessita'
dell'utilizzo di rapporti/marce, etc.
c) non ha bisogno di combustibili specifici, come la benzina con punto
di ottano ben definito come nel motore a scoppio, anzi, lo Strirling
potrebbe anche funzionare a legna (seppur con qualche problema collaterale)
La maggiore efficienza del motore Stirling alla fine significa meno
petrolio consumato. Esattamente come si puo' ridurre il consumo di
energia, cambiando tutti i motori elettrici con motore piu' moderni, ad
alta efficienza.
Ed allora, perche' il motore Stirling e' poco usato ? A parte il
ricordare ancora una volta che l'industria dell'auto e' particolarmente
conservativa, fortemente restia a cambiamenti costi' drastici, come
rinunciare ai sofisticati motori a scoppia che in mezzo secolo ha
sviluppato. C'e' anche da ricordare che produrre un motore Stirling con
una efficienza superiore a quella del motore a scoppio non e' facile
tecnologicamente, ed in passato mancava semplicemente la precisione di
lavorazione dei macchinari. Ma oggi, con l'utilizzo delle macchine CNC,
dei laser, della capacita' di produrre acciai e materiali con precise e
ripetibili caratteristiche, rende fattibile produrre sofisticati motori
Stirling. Mancando la produzione di serie (e' nato prima l'uovo o la
gallina ?), i motori Stirling oggi restano molto costosi.
Ma non vedo motivo per cui un motore Stirling prodotto nelle quantita'
dei motori a scoppio non possa costare lo stesso prezzo. Infatti, mentre
da un lato le lavorazione sono piu' precise ed i materiali piu'
sofisticati, dall'altra parte il motore Stirling e' piu' semplice, con
meno parti.
Da quel che vedo, in Germania, ma specialmente negli Stati Uniti, ci
sono svariate aziende che stanno cercando di avanzare una produzione in
serie di massa di motori Stirling. Per non dimenticarci dei
spagnoli(baschi ?) di Mondragon, utilizzando il progetto Whispergen dei
neozelandesi:
http://www.efficienthomenergy.eu/product.htm
In Italia, c'e' qualche industria che si sta interessando di motori
Stirling ?
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