Roberto Deboni DMIsr
2011-05-29 19:49:18 UTC
Dopo le varie affermazioni sui contatori geiger ad uso casalingo, ho
deciso che la cosa migliore e' fare una serie di prove.
Visto che le banane emettono una radioattivita' simile (come intensita'
nucleare, che e' quella che si misura con lo strumento) a quella della
contaminazione da cesio che tanta paura fa, mi e' sembrata la cosa piu'
semplice.
Allora ho cominciato con una banana (ne' avevo una sola in casa) ed
effettivamente non sono riuscito a vedere differenza tra l'appoggiare il
sensore verso la banana e lasciarla all'aria libera.
Per questo ho comperato un chilo di banane (5 frutti) e questa volta ho
infilato il sensore in mezzo alla banane (non proprio, 5 non bastano),
ovvero con una banana "davanti", un paio sopra ed un paio sotto e grazie
alla "curvatura" anche i lati erano "coperti".
Questa volta ho rilevato una differenza.
Prima con la misurazione di controllo ho misurato 13,38 uR/hr di
attivita' nucleare di fondo.
Poi ho misurato per 20 minuti, in mezzo al "letto di banane", ottenendo
15,00 uR/hr (il valore tondo e' una coincidenza, non e' voluto).
Poi ho tirato fuori il sensore dal suo nido (e rimesso le banane in
frigo, prima di dovermi fare una macedonia da un chilo ...) e ho di nuovo
misurato l'attivita' nucleare di fondo, ottenendo 13,12 uR/hr.
Sia chiaro, non e' ancora detta l'ultima parola, perche' la misurazione
della radioattivita' e' altamente variabile (non per nulla un contatore
geiger e' un ottimo generatore di numeri casuali), e quindi puo' anche
esserci una coincidenza. Mi riservo di fare ulteriore esperimenti, e se
quanto avvenuto oggi viene confermato, allora con l'RM-60 si potrebbe in
teoria, con un po' di pazienza, rilevare una differenza di 1,5 uR/hr
corrispondente alla emissione di 1 kg di banane [1,5 uR = 15 nSv] come
captabile dallo strumento. Notare che il valore indicato dalla
letteratura di 100 nSv per una banana si riferisce alla radiazione totale
emessa in ogni direzione, ma l'RM-60, come tanti contatori, riceve solo
una parte delle particelle radioattive emesse da una banana, quindi un 15
nSv potrebbe anche starci, con un po' di banane deposte intorno al
rilevatore, per aumentare la probabilita' di pigliare la traettoria di
qualcuna delle particelle continuamente sparate in tutte le direzioni
dall'isotopo K-40 del potassio di cui e' ricca la banana.
Lo so che una banana non e' pericolosa come ingerire sostanze contaminate
con il Cs-137, perche' il potassio assorbito resta poco tempo nel corpo,
mentre il Cs-137 si fissa nella massa muscolare (e quindi rimane a lungo
a rilasciare le sue radiazioni). Pero' si puo' assumere che il mangiare
una banana al giorno, ovvero rimpiazzando continuamente il potassio
"radioattivo" perso con il normale metabolismo, e' equivalente
dall'assumere UNA VOLTA SOLA la dose di Cs-137 corrispondente alla
radioattivita' di UNA SOLA banana.
Quindi se riesco a rilevare la radioattivita' di un kg di banane (di cui
non mi risulta una pericolosita' di un uso frequente) posso anche
presumere che dovrei riuscire a rilevare contaminazione "pericolose" da
Cs-137. Al limite, mi pianto il sensore sotto le ascelle e mi misuro la
febbre atomica ;-)
deciso che la cosa migliore e' fare una serie di prove.
Visto che le banane emettono una radioattivita' simile (come intensita'
nucleare, che e' quella che si misura con lo strumento) a quella della
contaminazione da cesio che tanta paura fa, mi e' sembrata la cosa piu'
semplice.
Allora ho cominciato con una banana (ne' avevo una sola in casa) ed
effettivamente non sono riuscito a vedere differenza tra l'appoggiare il
sensore verso la banana e lasciarla all'aria libera.
Per questo ho comperato un chilo di banane (5 frutti) e questa volta ho
infilato il sensore in mezzo alla banane (non proprio, 5 non bastano),
ovvero con una banana "davanti", un paio sopra ed un paio sotto e grazie
alla "curvatura" anche i lati erano "coperti".
Questa volta ho rilevato una differenza.
Prima con la misurazione di controllo ho misurato 13,38 uR/hr di
attivita' nucleare di fondo.
Poi ho misurato per 20 minuti, in mezzo al "letto di banane", ottenendo
15,00 uR/hr (il valore tondo e' una coincidenza, non e' voluto).
Poi ho tirato fuori il sensore dal suo nido (e rimesso le banane in
frigo, prima di dovermi fare una macedonia da un chilo ...) e ho di nuovo
misurato l'attivita' nucleare di fondo, ottenendo 13,12 uR/hr.
Sia chiaro, non e' ancora detta l'ultima parola, perche' la misurazione
della radioattivita' e' altamente variabile (non per nulla un contatore
geiger e' un ottimo generatore di numeri casuali), e quindi puo' anche
esserci una coincidenza. Mi riservo di fare ulteriore esperimenti, e se
quanto avvenuto oggi viene confermato, allora con l'RM-60 si potrebbe in
teoria, con un po' di pazienza, rilevare una differenza di 1,5 uR/hr
corrispondente alla emissione di 1 kg di banane [1,5 uR = 15 nSv] come
captabile dallo strumento. Notare che il valore indicato dalla
letteratura di 100 nSv per una banana si riferisce alla radiazione totale
emessa in ogni direzione, ma l'RM-60, come tanti contatori, riceve solo
una parte delle particelle radioattive emesse da una banana, quindi un 15
nSv potrebbe anche starci, con un po' di banane deposte intorno al
rilevatore, per aumentare la probabilita' di pigliare la traettoria di
qualcuna delle particelle continuamente sparate in tutte le direzioni
dall'isotopo K-40 del potassio di cui e' ricca la banana.
Lo so che una banana non e' pericolosa come ingerire sostanze contaminate
con il Cs-137, perche' il potassio assorbito resta poco tempo nel corpo,
mentre il Cs-137 si fissa nella massa muscolare (e quindi rimane a lungo
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Roberto Deboni
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sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
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