Post by Alex P.Che ne pensate ? Per la sua efficienza, avrà senso ?
Nell'Italia centrale e meridionale (pianure e coste), sicuramente si'.
Un po' piu' complesso e' valutare l'efficienza/convenienza nell'Italia
settentrionale e montana. Sicuramente durante il periodo estivo si ha un
beneficio interessante, considerando che le camere confinano con i bagni :-)
L'abbinamento ad un collettore solare rende la soluzione certamente
interessante anche nel nord ed in montagna.
Post by Alex P.http://www.nuosariston.it/vantaggio_economico.html
Maledetti il solito problema del Flash Player.
Certo che questi webmaster diventano sempre piu' invadenti (ed imbranati).
Per chi, come me, detesta le intrusioni, ecco il file pdf:
http://www.aristonheating.it/mountpoint/NUOS.pdf
oggi disponibili nelle nuove versioni da 200 e 250 litri (quindi la
gamma copre 80-100-120-200-250-300 lt).
COP 3,5, lavora anche con aria esterna a -5 gradiC per le versioni
speciali con ciclo di defrosting ... che pero' riduce il COP medio.
Post by Alex P.Uno caldabagno tradizionale elettrico costa, installazione compresa, sui 300
euro, quale potrebbe essere il costo di questa macchina, invece ?
Qui, se mi consente, la contesto :-)
Uno scaldacqua a pompa di calore e' in competizione con gli scaldacqua a
gas, non con quelli elettrici a resistenza.
Ovvero, ove la soluzione dello scaldacqua elettrico a resistenza e'
vincente (ad esempio per uno scarso consumo annuo di acqua calda)
neanche lo scaldacqua a gas e' in grado di competere.
Lo scaldacqua a resistenza insomma e' come la stufetta elettrica, una
soluzione economica che come tale e' conveniente quando siamo in
presenza di un'uso sporadico.
Ma nel caso di un uso quotidiano di acqua calda, se prescindiamo dai
nuovi costi contrattuali (che hanno alzato moltissimo il peso delle
quote fisse), lo scaldacqua a gas, nonostante sia piu' costoso, entra
direttamente in competizione e vince quello elettrico a resistenza se
viene anche inclusa la funzionalita' di riscaldamento ambienti.
Nel confronto con uno scaldacqua a gas, il prezzo di 1000 euro diventa
interessante, specialmente alla luce dei seguenti fatti:
a) non e' richiesta una manutenzione periodica di legge, come il
controllo fumi, ovviamente questo se non si ha riscaldamento a gas,
altrimenti, l'aggiunta della funzionalita' acqua sanitaria non porta
costi aggiuntivi di legge
b) l'installazione di uno scaldacqua a gas e' piu' complessa (sempre
che' non ci sia gia' bisogno della funzione di riscaldamento, vedi sopra)
Insomma, uno scaldacqua a pompa di calore permette di abbassare il costo
dell'acqua calda a valori simili a quelli dello scaldacqua a gas, con un
piccolo risparmio all'installazione, se si rinuncia al riscaldamento
tradizionale.
Il fatto di risolvere separatamente il problema della produzione di
acqua calda da quello del riscaldamento permette di accedere ad altre
soluzioni, come ad esempio alle pompe di calore (per questo ho indicato
le regioni del sud come ideali per questa soluzione).
Pero', non e' proprio cosi' univoco. Lo scaldacqua a pompa di calore
(SPC) lavora bene al nord d'estate ed al sud d'inverno. Ma al sud
d'estate, una modesto pannello termosolare basta ed avanza per avere
l'acqua calda che serve. Forse potremo considerare l'SPC come una
soluzione interessante nei grossi condomini ed edifici alti, ove
l'installazione dei collettori solari sul tetto diventa un problema, sia
per le distanze dai locali di utilizzo, che per una possibile carenza di
superficie sul tetto per soddisfare tutti i condomini.
Direi che l'SPC e' sicuramente una soluzione come integrazione della
fornitura di acqua calda solare, potendo alzare la temperatura, in caso
sia tiepida, con minore consumo energetico di una resistenza. Pero' la
convenienza economica (abbiamo circa 1000 euro in piu' del costo di una
resistenza) dipende da quanta integrazione c'e' da fare.
Divagazione
Probabilmente, nei condomini, la soluzione migliore e' quella di una
impianto a collettori solari centralizzato, con un grosso serbatoio
nello scantinato (500 litri per ogni interno ... ad esempio 10'000 litri
per un fabbricato di 20 appartamenti) ed una distribuzione dell'acqua
calda simile a quella degli impianti attuali funzionanti a gas, con
misuratori termici per la ripartizione dei costi di ammortamenti e
manutenzione dell'installazione.
Eventualmente, ogni condomino puo' poi installarsi un SPC per integrare
l'acqua a temperatura tiepido durante l'inverno, oppure se consuma poca
acqua tornare alla soluzione tradizionale elettrica.
Il nocciolo della faccenda e' l'alto costo della pompa di calore.
Da come la vedo io, in fondo un SPC e' un'elettrodomestico non tanto
diverso da un frigorifero, percio' conto che in futuro, una domanda
discreta posta portare giu' i prezzi, sfruttando i vantaggi della
produzione in serie. E' vero che l'SPC dell'esempio ha una potenza di
310W il che va paragonato con quello di un grosso frigo. Pero' c'e'
spazio per un dimezzamento dei costi (direi che il traguardo di 500-600
euro e' piu' che fattibile se la produzione e' di massa).
L'attuale elevato costo e' tale che mette la soluzione NUOS in
competizione con impianti fatti ad hoc, in cui un bravo idraulico
ottenga un risultato simile utilizzando un opportuno serbatoio combinato
con una piccola pompa di calore aria-acqua.
Inciso: un vantaggio interessante del NUOS e' che con la sua potenza
impegnata di soli 310W permette la convivenza dello scaldacqua con una
pompa di calore multisplit (che come dette e' il naturale completo di
uno scaldacqua a pompa di calore) senza avere bisogno di superare la
potenza di 3kW fornita dai contratti domestici a basso costo.
PS: le faccio presente che non tutti possono fare multiposting (con
Giganews non e' permesso), e che esiste la soluzione molto piu' elegante
del "Forward". Ovvero, se lei ritiene che un'argomento di discussione
riguardi piu' gruppi, puo' tranquillamente aprire il thread in N gruppi
attinenti, impostando pero' il follow-up nel gruppo che le pare piu'
attinente.
Se i gruppi sono della stessa gerarchia (come it.discussioni.energia e
it.discussioni.energie-alternative) poi non dovrebbero essere problemi
per i partecipanti a spostarsi nel gruppo "forwardato" per seguire la
discussione.
--
Roberto Deboni
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