Discussione:
Referendum
(troppo vecchio per rispondere)
Lurkos
2011-01-18 23:42:02 UTC
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Come mai ancora nessuno parla del referundum sul nucleare? Forse perché
è passato un po' in sordina e quasi nessuno lo sa?
--
Lurkos
AleTV
2011-01-19 10:12:42 UTC
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Post by Lurkos
Come mai ancora nessuno parla del referundum sul nucleare? Forse perché
è passato un po' in sordina e quasi nessuno lo sa?
Mah, se casca il governo poi tocca anche aspettare l'anno prossimo quanto
pare...
Lato positivo della faccenda: è praticamente certo che gli EPR li tireranno
su quando saranno in funzione quei 4 che stanno costruendo, probabilmente
riesce a venir su e a funzionare pure Olkiluoto 4... :-)
Lurkos
2011-01-19 11:13:07 UTC
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Post by AleTV
Post by Lurkos
Come mai ancora nessuno parla del referundum sul nucleare? Forse perché
è passato un po' in sordina e quasi nessuno lo sa?
Mah, se casca il governo poi tocca anche aspettare l'anno prossimo quanto
pare...
Non ci vedo tutta questa gran relazione con il governo.
Il fatto è che gli altri quesiti sono ovviamente sacrosanti, mentre quello
sul nucleare mi sembra un po' dubbio nella sua formulazione.
Post by AleTV
Lato positivo della faccenda: è praticamente certo che gli EPR li
tireranno su quando saranno in funzione quei 4 che stanno costruendo,
probabilmente riesce a venir su e a funzionare pure Olkiluoto 4... :-)
Beh... ma prima c'è ancora da decidere fra EPR e AP1000 e la questione non è
affatto chiusa.

Non ci vedo nulla di male ad impostare un quadro normativo chiaro.
Ovviamente la mia fiducia per questo governo e pari a zero (e con essa la
speranza che le norme siano ben scritte), ma da qui a voler cancellare in
blocco tutto quanto mi sembra un po' eccessivo.
AleTV
2011-01-19 11:57:48 UTC
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Post by Lurkos
Post by AleTV
Mah, se casca il governo poi tocca anche aspettare l'anno prossimo quanto
pare...
Non ci vedo tutta questa gran relazione con il governo.
Il punto è che ho letto che il referendum per forza di cose sarebbe fatto
entro giugno.
Però se il governo cade prima, tutto è spostato all'anno prossimo, ergo, un
possibile altro anno di ritardo per avere chiarezza sul quadro normativo,
che sta proprio alla base.
Post by Lurkos
Il fatto è che gli altri quesiti sono ovviamente sacrosanti, mentre quello
sul nucleare mi sembra un po' dubbio nella sua formulazione.
Il referendum è per abrogare quando legiferato recentemente, se passa il SI,
si torna punto a capo...
Post by Lurkos
Beh... ma prima c'è ancora da decidere fra EPR e AP1000 e la questione non è
affatto chiusa.
Lo sto, ma di sicuro non si muoverà nulla se prima il quadro normativo non
sarà CHIARO.
Di fatto questo è bloccante, dubito che ci possa essere un'attività che può
andare in parallelo.
Non credo proprio che l'agenzia per la sicurezza sul nucleare potrà iniziare
a far qualcosa di concreto (pronunciarsi sul tipo di reattore migliore) se
prima sto quadro non sarà fermo.
Post by Lurkos
Non ci vedo nulla di male ad impostare un quadro normativo chiaro.
Appunto! Se al referendum vince il NO, si va avanti, se vince il SI si
riparte d'accapo praticamente.
Che ti devo dire, la capacità di ragionamento dell'italiano medio è chiara,
ai fini del rientro al nucleare io preferirei andare al referendum per il
prossimo anno.
Oggi la disinformazione regna ancora sovrana e del problema energetico gli
italiani non sanno un tubo, in un anno è probabili che qualcosa migliori.
Post by Lurkos
Ovviamente la mia fiducia per questo governo e pari a zero (e con essa la
speranza che le norme siano ben scritte), ma da qui a voler cancellare in
blocco tutto quanto mi sembra un po' eccessivo.
Basta che vedi il tenore dei commenti sul blog di Testa, che coincide con il
blog del forum-nucleare. Secondo me già qui son partiti male, il blog di
Testa non può coincidere con la piattaforma di "discussione" (tra virgolette
perché l'80% dei commenti è semplicemente una raccolta di cazzate miste ad
iprocrisia) del forum-nucleare.
Comunque ad oggi è così.
martello
2011-01-19 16:04:03 UTC
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Post by AleTV
Appunto! Se al referendum vince il NO, si va avanti, se vince il SI si
riparte d'accapo praticamente.
Che ti devo dire, la capacità di ragionamento dell'italiano medio è
chiara, ai fini del rientro al nucleare io preferirei andare al
referendum per il prossimo anno.
Allora ... ragioniamo un attimo.
Supponiamo che cada il governo e che si vada alle elezioni.
Una ipotesi possibile è avere al governo l'attuale opposizione.
Nella coalizione di governo ci sarà guarda caso il sig. Di Pietro.
Questo signore è colui il quale ha indetto secondo le solite procedure
il referendum.

Io sostengo che in questa ipotesi non ci sarà alcun referendum sul
nucleare perchè le leggi decreti relativi al nucleare verranno abrogati
dalla nuova maggioranza.

Quindi speriamo che il governo tenga duro almeno fino al referendum.
Almeno gli Italiani potranno esprimersi.

E' l'unico modo per riscattarsi dal vecchio referendum.

Il popolo italiano potrebbe esprimersi anche contro il nucleare ma è
meglio così piuttosto che stare in 'impasse' all'infinito.
Maurizio
2011-01-20 08:41:32 UTC
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Post by martello
E' l'unico modo per riscattarsi dal vecchio referendum.
Della serie: oramai da tempo in Italia ognuno fa' come cazzo gli pare
(c'e' l'esempio illuminante del partito delle liberta' ....)
Pero', se fra voi c'e' qualcuno che si intende di Costituzione ..
(e l'ho scritta in Maiuscolo ....perche' purtroppo ancora ci credo ....)
Ma ..... dove sta' scritto che i Referendum hanno una "scadenza" ?!?!
Quando e' "scaduto" quello precedente sul Nucleare ?!|?
Cosi', per imparare ......
Alex P.
2011-01-20 10:21:08 UTC
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Post by Maurizio
Post by martello
E' l'unico modo per riscattarsi dal vecchio referendum.
Della serie: oramai da tempo in Italia ognuno fa' come cazzo gli pare
(c'e' l'esempio illuminante del partito delle liberta' ....)
Pero', se fra voi c'e' qualcuno che si intende di Costituzione ..
(e l'ho scritta in Maiuscolo ....perche' purtroppo ancora ci credo ....)
Ma ..... dove sta' scritto che i Referendum hanno una "scadenza" ?!?!
Quando e' "scaduto" quello precedente sul Nucleare ?!|?
Cosi', per imparare ......
In realtà non c'è mia stato un referendum contro il nucleare, se davvero
applichiamo alla lettera i dettami costituzionali (che prevedono solo
referendum abrogativi e non propositivi, personalmente non lo condivido ma è
così). Furono solo abrogate alcune norme sulla localizzazione dei siti, il
Parlamento votò successivamente una moratoria di 5 o 10 anni, ampiamente
scaduta, con il risultato che oggi il nucleare è quasi un quinto di tutta l'
elettricità consumata in Italia
Roberto Deboni
2011-01-20 22:41:52 UTC
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Post by Maurizio
Post by martello
E' l'unico modo per riscattarsi dal vecchio referendum.
Della serie: oramai da tempo in Italia ognuno fa' come cazzo gli pare
(c'e' l'esempio illuminante del partito delle liberta' ....)
Pero', se fra voi c'e' qualcuno che si intende di Costituzione ..
(e l'ho scritta in Maiuscolo ....perche' purtroppo ancora ci credo ....)
Ma ..... dove sta' scritto che i Referendum hanno una "scadenza" ?!?!
Quando e' "scaduto" quello precedente sul Nucleare ?!|?
Cosi', per imparare ......
La sua tesi implicita (che un referendum metta una parola definitiva su
un scelta ...), non ignora solo qualsiasi principio democratico, ma e'
oltretutto ottuso, tipico di chi non e' capace di rivedere una sua
posizione, non importa quanto solenne sia la forma in cui e' stata
fatta. Devo continuare ? ... temo che dovro' farlo ... perche' chi non
riconosce neanche la possibilita' di rivedere anche una propria
decisione, figurarsi poi quelle altrui, probabilmente ha bisogno che le
cose li vengano accuratamente dettagliate.

Primo: spero, che per coerenza, per fare un semplice parallelo, lei sia
contro il divorzio e quindi a favore dell'indissolubilita' del
matrimonio. Altrimenti avremo nuovamente il tipico caso di una
duplicita' di pesi e misure.

Chiaramente, io sono totalmente a favore che uno possa rivedere la
proprie scelte. Che sia stato l'errore di un matrimonio fatto secondo
attese errate, come quello di un referendum fatto in base a convinzioni
e presunzioni cambiate nel tempo, specialmente se entrano in gioco nuovi
decisori (suppongo, sempre per coerenza, che secondo lei, i figli non
possono tenere una posizione diversa da quella dei padri ?).

Elementi per domandarsi, se molti (non lei, perche' e' chiaramente
evidente che lei conferma la sua decisione di allora ... e mi auguro
fortemente che lei non si cosi' giovane da non avere votato allora,
perche' allora la sua tesi di "non volere ridiscutere una decisione
altrui" non merita alcuna considerazione) possano rivedere la decisione
di allora, c'e' ne' sono molti.

Per cominciare la decisione e' stata per molti emotiva, fatta subito
dopo un'evento che oggi risulta decisamente gonfiato dai media di allora.

Poi e' stata fatta nella presunzione che era cosi' "logica" ed
"inevitabile" che l'Italia sarebbe semplicemente stata la prima.
Venti anni dopo e' evidente che l'Italia, se si volta, dietro non ha ...
nessuno ...
Si, e' vero che a parole la Germania delle sinistre ha promesso la
chiusura dei reattori nucleari. Ma 20 anni dopo sappiamo solo che questi
reattori saranno in funzione per altri 10 anni e piu', e non c'e' alcuna
prova che tra 10 anni saranno veramente spenti.
Insomma, ci sono sufficiente elementi, e sono passati un numero
sufficiente di anni, per guardarsi in faccia e domandarsi se forse la
decisione non e' stata un po' avventata ?
Anzi, facciamo pure un po' di solita' esterofilia (che a quanto pare
c'e' solo quando fa comodo ...), e' mai possibile che l'Italia sia
l'unica a fare una "scelta giusta" ? Forse tanto "furba" questa scelta
non e' ... specialmente osservando, dopo 20 anni, che i reattori
nucleari italiano non sono stati spenti per costruire pale eoliche ed
impianti solari, ma ... impianti termoelettrici, per aumentare le
vendite di ENI e compari esteri. Sappiamo tutti che il settore dei
combustibili ha pesantemente influenzato (in passato si sarebbe detto:
corrotto) la politica in Italia. Io arriverei a dire, per sapere chi e'
il corruttore piu' forte, e' sufficiente guardare chi vince in Italia.
Direi che per 20 anni il nucleare ha perso (e di brutto), questo
significa che la corruzione sta nell'altro settore ... quello di
approvvigionamento del settore termoelettrico.
Ma perche' ?
Perche' il nucleare non ha mosso cosi' tanti interessi, da almeno tenere
testa ai petrolieri e gassieri, e ritagliarsi una sua fetta della torta?
Questa domanda e' interessante, perche' tocca uno dei motivi per cui
Francia, Giappone ed ora Cina ed India, ritengono cosi' importante il
nucleare civile. E non e' per motivi militari, perche' nulla impedisce
ai militari di farsi i loro reattori, ottimizzati per produrre plutonio
invece che produrre elettricita' con la massima efficienza a partire
dall'uranio. Interessante e' il caso dell'India, che si e' fatta la
bomba atomica e i suoi reattori nucleari PRIMA di avviare un vasto
programma nucleare civile che punta addirittura all'utilizzo del torio.

Il perche' e' immediato: l'Italia e' una burattino, un paese la cui
politica e' pilotata dall'estero, in questo sicuramente molto aiutato
dalla tipica esterofilia di molti italiani. Percio' gli interessi
guardati sono quelli dei "venditori" oltre confine.
Ebbene, con il nucleare c'e' poco da lucrare.
Per cominciare il grosso del "giro d'affari" e' nella costruzione,
manutenzione e smantellamento degli impianti. Della vendita e
trattamento del combustibile c'e' poco, qualche punto percentuale della
cifra totale in gioco.
Ora, all'estero farebbero affari SICURI, solo con la vendita di uranio.
Infatti, abbiamo visto riguardo agli impianti ? Che l'industria italiana
e' ben in grado di arrangiarsi, mettendo fuori gioco gli interessi
esteri. E non e' un caso che il programma nucleare civile italiano e'
stato ucciso dopo la positiva esperienza di Caorso, un grosso reattore
(830 MW) totalmente italiano. Ma sono in gioco anche alcune licenze
Westinghouse !!! E' allora ? Quanti soldi possono prendersi per una
licenza ? Non siamo mica in presenza di articoli di moda di lusso. Il
costo della licenza sara' qualche punto percentuale sul totale,
nonostante siano cifre enormi.

Ed il termoelettrico ? ... ahhh, qui la storia e' totalmente diversa, la
costruzione degli impianti assorbe la parte minore della spesa totale. E
le nazioni proprietarie di impianti termoelettrici restano grossi
consumatori, vere vacche da mungere, finche' questi impianti saranno in
funzione. Le cifre sono cosi' enormi, che finanziare per milioni, piu'
parlamentari (decine ? tante decine ?) e' una banalita'. E' accaduto ?
Chi lo sa ? ... voi che dite ? E' sicuramente plausibile, e temo/spero
che sia stato cosi'. Temo che sia stato cosi', perche' un enorme debito
pubblico e' la prova che l'Italia ha speso piu' di quanto poteva
permettersi. Spero che sia cosi', perche' altrimenti, visti i risultati
e la loro perseveranza, dovrei pensare, altrimenti che la maggioranza
degli italiani sono degli ... idioti.

Poi la decisione e' stata presa da un minoranza di italiani. Molti non
sono andati a votare, forse per disinteresse, ma forse anche perche' non
avevano ancora preso una decisione. Come possiamo saperlo ? L'unica cosa
certa sono i risultati:

a) Localizzazione d'autorita': 46% degli italiani maggiorenni si era opposta
b) Indennizzi carbone e nucleare: 45% degli italiani maggiorenni era
contraria
c) Contro il nucleare: 41% degli italiani maggiorenni non vuoleva che
ENEL avesse a che fare con il nucleare.

Perche' ho evidenziato "maggiorenni" ?
Perche' 20 anni dopo, sono in gioco anche le volonta' di coloro che
allora erano bambini.

Tra l'altro, che significato da lei al fatto che sull'unico referendum
che aveva una vera valenza anti-nucleare, il C) abbiamo che fino al 5%
di italiani, che avevano risposto si agli altri quesiti, non era d'accordo ?

Ora, se dopo 20 anni:
- gli italiani che allora non si sono espressi hanno finalmente preso
una posizione
- i bambini sono ora chiamati a decidere sul "loro" futuro (non e' la
prima volta che i genitori hanno fatto scelte "nell'interesse" dei loro
figli, che poi i figli hanno ripudiato perche' non rispondeva ai LORO
desideri)
- sono morti un certo numero di coloro che hanno votato contro il
nucleare, e quindi, pace all'anima loro, ma hanno perso il diritto di
interferire sulla condizioni di vita di chi c'e' oggi


Ed ora la domanda, quale e' il metodo democratico, quello previsto anche
dalla Costituzione, tante volte chiamato in gioco impropriamente, per
rivedere decisioni elettorali precedenti ?

La Costituzione Italiana, per quanto riguarda i referendum, ne' prevede
uno solo (tutto il resto sono solo vaneggiamenti di persone ignoranti
della legge):
l'elezione di un parlamento e di un governo che prende le decisioni che
ritengono di essersi impegnati a fare con gli elettori. Punto. Tutto il
resto, firme, petizioni, manifestazioni, assembramenti, ricorsi
giudiziari, minacce, violenze, etc. insomma tutto quello che implica di
prescindere dalla tutela del segreto delle urne elettorale, cioe' che
pretendono di SOSTITUIRSI alla volonta' elettorale, volonta' che si
riforma ad ogni successiva elezione, sono TOTALEMENTE ANTIDEMOCRATICHE.

Se il governo non piace, alla sua scadenza se ne' vota una nuovo. Punto.
Se non vi trovate d'accordo, rassegnatevi o datevi da fare per
convincere gli elettori a non ripetersi. Tutto il resto, come affermare
che una decisione di un referendum (ammesso e non concesso che quelli
sul nucleare fossero "conclusivi") sia scritta nella pietra e non sia
rivedibile da un governo regolarmente eletto, ricorda solo la pietosa ed
insostenibile tesi di quei condomini che affermano che una delibera
condominiale non si puo' rivotare, ma e' definitiva per sempre.
[In realta' e' la tesi di chi, sapendo di essere in minoranza, e di
animo fortemente antidemocratico - si arrampica sugli specchi per
evitare che il ripensamento dei condomini li faccia passare dalla parte
perdente ... un'atteggiamento che per me e' spregevole ... anche se
altri potranno essere piu' comprensivi]

In ogni caso, mi pare di capire c'e' un referendum con cui si dara' la
possibilita' a tutto l'elettorato italiano di "sindacare" l'operato del
governo sul nucleare. Non le basta ?
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Maurizio
2011-01-21 10:34:16 UTC
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Post by Roberto Deboni
Post by Maurizio
Post by martello
E' l'unico modo per riscattarsi dal vecchio referendum.
Della serie: oramai da tempo in Italia ognuno fa' come cazzo gli pare
(c'e' l'esempio illuminante del partito delle liberta' ....)
Pero', se fra voi c'e' qualcuno che si intende di Costituzione ..
(e l'ho scritta in Maiuscolo ....perche' purtroppo ancora ci credo ....)
Ma ..... dove sta' scritto che i Referendum hanno una "scadenza" ?!?!
Quando e' "scaduto" quello precedente sul Nucleare ?!|?
Cosi', per imparare ......
La sua tesi implicita (che un referendum metta una parola definitiva su
un scelta ...), non ignora solo qualsiasi principio democratico, ma e'
oltretutto ottuso,
Perfetto, allora seguo la sua linea logica e mi aspetto che lei
ritenga giusto che si ripossa ri-cambiare idea anche ad iniziare
dal referendum su Monarchia e Repubblica, sul Divorzio,
e cosi' via .....ok ?!?
martello
2011-01-21 13:14:42 UTC
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Post by Maurizio
Perfetto, allora seguo la sua linea logica e mi aspetto che lei
ritenga giusto che si ripossa ri-cambiare idea anche ad iniziare
dal referendum su Monarchia e Repubblica, sul Divorzio,
e cosi' via .....ok ?!?
Perchè no ... se le condizioni al contorno sono cambiate ed anche
l'opinione pubblica ...
Se i mussulmani diventeranno la maggioranza in Italia magari diventiamo
tutti poligami.
Roberto Deboni
2011-01-19 19:39:01 UTC
Permalink
Post by Lurkos
Post by AleTV
Post by Lurkos
Come mai ancora nessuno parla del referundum sul nucleare? Forse perché
è passato un po' in sordina e quasi nessuno lo sa?
Mah, se casca il governo poi tocca anche aspettare l'anno prossimo quanto
pare...
Non ci vedo tutta questa gran relazione con il governo.
Mi pare che in altre occasioni le elezioni politiche abbiano spostato le
date dei referendum ...
Post by Lurkos
Il fatto è che gli altri quesiti sono ovviamente sacrosanti, mentre quello
sul nucleare mi sembra un po' dubbio nella sua formulazione.
Post by AleTV
Lato positivo della faccenda: è praticamente certo che gli EPR li
tireranno su quando saranno in funzione quei 4 che stanno costruendo,
probabilmente riesce a venir su e a funzionare pure Olkiluoto 4... :-)
Beh... ma prima c'è ancora da decidere fra EPR e AP1000 e la questione non è
affatto chiusa.
Chi dovrebbe decidere tra EPR e AP1000 ?
Il governo ?

Suppongo che se un consorzio A2A/Edison e parenti si fanno una loro
centrale, sara' sicuramente EPR ... sigh!
Post by Lurkos
Non ci vedo nulla di male ad impostare un quadro normativo chiaro.
Ovviamente la mia fiducia per questo governo e pari a zero (e con essa la
speranza che le norme siano ben scritte), ma da qui a voler cancellare in
blocco tutto quanto mi sembra un po' eccessivo.
E' il tipico approccio in questo tristo paese, che a furia di buttare
via bambini con l'acqua cronicamente sporca, abbiamo ormai finito i
bambini (le idee ...) :-(
--
Roberto Deboni

[Messaggio Usenet via Tiscali su text.giganews.com. Se leggete via Web
il sottoscritto informa che non conosce o partecipa al sito/forum Web.]
Ilmondo2001
2011-01-20 16:45:57 UTC
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On Wed, 19 Jan 2011 12:13:07 +0100, Lurkos <***@gmail.com>
wrote:

[cut]
....................................ma da qui a voler cancellare in
blocco tutto quanto mi sembra un po' eccessivo.
E' semplicemente una speculazione politica: l'IDV ha astutamente
scommesso su una aspettativa a proprio favore assolutamente probabile,
quella cioè della reazione psicologica della gente verso due questioni
di cui tutti hanno ormai piena contezza:

1. la stragrande maggioranza della gente è ormai assai diffidente in
relazione all'onestà intellettuale dei nostri governanti e li ritiene
propensi alla corruzione e dediti a giochi politici volti a
privilegiare l'interesse politico ed economico anche a scapito
dell'interesse del paese e della sua sicurezza.

2. Il nucleare ha un illustre precedente, l'esito della partita
pro/contro gli OGM e si sa che la paura fa 90..., per cui è logica
l'aspettativa dell'IDV che la stragrande maggioranza della popolazione
a seguito del combinato disposto di quanto contenuto al punto 1. e la
totale assenza di attendibili informazioni che consentano loro di
dirimere il dubbio fondamentale sul fatto che il nucleare possa o non
possa costituire una realtà potenzialmente catastrofica per i
cittadini, preferisce regolarsi secondo quel medesimo "principio di
precauzione" che è fu propagandato con gran successo ed alla fine
adottato nel caso degli OGM, che su questa base sono stati banditi.

L'esperienza è abbastanza recente perchè, a mio parere, possa
ritenersi del tutto probabile che l'opzione nucleare in caso di
referendum venga negata proprio in nome di quel principio di
precauzione che piacque molto a tutti nel caso degli OGM e questa,
secondo me, è la scommessa che sta facendo l'IDV.

Ma sinceramente, pur essendo un nuclearista convinto da sempre, non
riesco a dolermi più di tanto della prospettiva di un successo del
referendum in senso antinucleare, dopo l'accoglienza che su questo
newsgroup hanno trovato le ragioni da me esposte che, a mio parere,
dovrebbero imporre la messa al bando delle attuali centrali nucleari
"a cielo aperto" e la costruzione delle future nuove centrali in
speciali "sarcofaghi-bunker" sotterranei già perfettamente predisposti
per essere rapidamente ed ermeticamente sigillati non solo a fine
ciclo vita, ma in qualsiasi momento questa operazione si rendesse
precocemente inevitabile.

Di fronte all'insensibilità che ho toccato con mano su questo
newsgroup, proprio nei giorni scorsi, verso questa soluzione che
costituisce addirittura un "uovo di colombo" in grado di togliere
definitivamente ai detrattori del nucleare ogni residua possibilità
ideologica di opporsi su questo tema e speculare sulle paure viscerali
della gente, direi che forse piuttosto che assistere alla prosecuzione
della costruzione di centrali nucleari a cielo aperto anche in Italia,
sia a questo punto meglio un referendum che sospenda iniziative
avventate ed attendere nella speranza che alla fine prevalga il
principio di precauzione non nel senso di cancellare tutto in blocco,
ma nel senso di aprirsi a soluzioni anche ancora inesplorate dalle
lobby dell'industria nucleare ma in grado di ridurre sensibilmente il
rischio delle conseguenza possibili derivanti dall'accettazione
dell'opzione nucleare.
Alex P.
2011-01-19 18:20:02 UTC
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Post by Lurkos
Come mai ancora nessuno parla del referundum sul nucleare? Forse perché
è passato un po' in sordina e quasi nessuno lo sa
Ma esattamente su cosa verterebbe questo referendum anti nucleare, l'
abrogazione della neo nata agenzia nucleare ? O cosa ?
Inoltre, a differnza del precendente referendum nucleare, c'è una secondo me
una importante differenza : in tutto questo tempo l' Italia è diventata una
importante importatrice di elettricità nucleare fino a circa il 15% dei
consumi, l' eventuale sì all' abrogazione del nucleare porterebbe anche alla
perdita dell' importazione di questi flussi di elettricità ? Immagino di sì,
prima o poi, perchè altrimenti sarebbe come vietare l' amianto in casa ed
importare eternit prodotto all' estero !
martello
2011-01-19 18:51:59 UTC
Permalink
Post by Alex P.
Ma esattamente su cosa verterebbe questo referendum anti nucleare, l'
abrogazione della neo nata agenzia nucleare ? O cosa ?
Come sempre i referendum possono abrogare leggi o articoli di legge.
In questo caso come nel precedente verrebbero abrogati una serie di
articoli che in qualche modo 'dovrebbero' aprire la strada alla
produzione di energia nucleare.

Stop anche all’Agenzia per la sicurezza nucleare e alle campagne
informative sul nucleare.

Il problema però va visto da un'altra ottica (tenenedo conto delle
conseguenze devastanti del precedente referendum, grazie all'acume
economico e politico dei governi dell'epoca).

Poiché sarebbe il secondo referendum sul tema potrebbe realmente
decretare la chiusura totale all'energia nucleare ... oppure cancellare
con un colpo di spugna il peso psicologico del precedente.
Alex P.
2011-01-19 19:24:17 UTC
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Post by martello
Poiché sarebbe il secondo referendum sul tema potrebbe realmente
decretare la chiusura totale all'energia nucleare ... oppure cancellare
con un colpo di spugna il peso psicologico del precedente.
concordo sulla chiusura totale del nucleare, ma in questo caso al contrario
del primo anche la fine dell' importazione del nucleare dall' estero (e se
ciò avvenisse ci sarebbe tanto da ridire !)
AleTV
2011-01-19 19:41:14 UTC
Permalink
Post by Alex P.
concordo sulla chiusura totale del nucleare, ma in questo caso al contrario
del primo anche la fine dell' importazione del nucleare dall' estero (e se
ciò avvenisse ci sarebbe tanto da ridire !)
La maggior parte di quello che si importa, sulla carta, ha le garanzie di
origine quindi come etichetta non è nucleare (basta vedere il retro delle
bollette che ci arrivano, quello è il mix).
Ovvio che se si importa quel tipo di energia è perché comunque dietro c'è
una fonte nucleare che partecipa in modo consistente ai fabbisogno interni
esteri e di conseguenza si possono permette di esportare un po' quel che
vogliono, in base a quel che in italia è più gradito.
Ma il problema è ancora un altro, non ha nessun senso pensare che la
strategia di importare il 15% di energia elettrica dall'estero sia valida!
Oggi si importa perchè i prezzi sono quel che sono (all'estero rispetto ai
nostri), la volta che pure all'estero causa aumento dei consumi ed
aggiornamento del parco produttivo, l'energia costerà di più ci ritroveremo
in braghe di tela. Ovvio che potremo far fronte con il nostro parco visto
che è sufficiente per il nostro fabbisogno, il problema è che i costi del
kWh sono certamente destinati a salire ancora di più!
martello
2011-01-19 21:41:05 UTC
Permalink
Post by Alex P.
concordo sulla chiusura totale del nucleare, ma in questo caso al contrario
del primo anche la fine dell' importazione del nucleare dall' estero (e se
ciò avvenisse ci sarebbe tanto da ridire !)
Gli articoli di legge riguardano la produzione.

Non capisco quale nucleare stiamo importando.
Forse l'energia elettrica.

L'energia elettrica non è nucleare.
Proviene da varie fonti.
Alex P.
2011-01-20 10:24:23 UTC
Permalink
Post by martello
Post by Alex P.
concordo sulla chiusura totale del nucleare, ma in questo caso al contrario
del primo anche la fine dell' importazione del nucleare dall' estero (e se
ciò avvenisse ci sarebbe tanto da ridire !)
Gli articoli di legge riguardano la produzione.
Non capisco quale nucleare stiamo importando.
Forse l'energia elettrica.
L'energia elettrica non è nucleare.
Proviene da varie fonti
L' elettricità che importiamo (da Francia, Svizzera ed ex Jugoslavia, e
forse tra poco anche dalla Romania) è principalmente da fonte nucleare, e
nemmo per piccoli quantitavi, è del tutto ipocrita dire di vietare il
nulceare in casa ed importarlo per vie terze dall' estero (come dire appunto
di vietare la produzione di amnianto ma importare eternit...)
martello
2011-01-20 13:17:44 UTC
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Post by Alex P.
L' elettricità che importiamo (da Francia, Svizzera ed ex Jugoslavia, e
forse tra poco anche dalla Romania) è principalmente da fonte nucleare, e
nemmo per piccoli quantitavi, è del tutto ipocrita dire di vietare il
nulceare in casa ed importarlo per vie terze dall' estero (come dire appunto
di vietare la produzione di amnianto ma importare eternit...)
Non parliamo di ipocrisia.
Il referendum 'vecchio' non impediva la prosecuzione del nucleare in
Italia ma rendeva l'impianto di nuove centrali molto più difficile da
realizzare da un punto di vista amministrativo/logistico.
Tanto meno non era necessario chiudere le esistenti centrali.

In ogni caso era rivolto alla installazione delle centrali in Italia e
non aveva nessuna finalità moralistica rispetto alle scelte degli altri
paesi.

Quando importiamo energia elettrica lo facciamo perchè ci conviene
economicamente e importiamo energia elettrica e non scorie nucleari.

Tu come faresti a distinguere Kwh per Kwh la esatta origine?
Non basta sapere che il paese produttore ha le centrali nucleari.
La Francia potrebbe sempre dichiarare che quello che viene venduto in
Italia è la frazione prodotta con l'idroelettrico.
Giusto per prenderci tutti per i fondelli.

Quando importiamo il carbone chiediamo la certificazione su quanti
minatori cinesi sono morti per l'estrazione.
Quando importiamo il petrolio vogliamo la certezza che nessun pesce del
golfo del Messico sia mai morto per quella fornitura di petrolio.

Ma lo sappiamo che dopo il carbone la fonte di energia storicamente più
pericolosa è l'idroelettrico (per non parlare dell'impatto ambientale).

Insomma in che modo misuriamo la nostra ipocrisia?
AleTV
2011-01-20 13:20:47 UTC
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Post by martello
Insomma in che modo misuriamo la nostra ipocrisia?
Facile, con quello che ci fa più comodo, sempre stato così... :-)
Claudio
2011-01-20 13:31:07 UTC
Permalink
Post by martello
Non parliamo di ipocrisia.
Il referendum 'vecchio' non impediva la prosecuzione del nucleare in
Italia ma rendeva l'impianto di nuove centrali molto più difficile da
realizzare da un punto di vista amministrativo/logistico.
Rendeva difficile anche l'esercizio di quelle esistenti, facendone
ridurre l'interesse al loro esercizio.
Il referendum chiedeva anche l'abrogazione della legge che dava
compensazioni ai comuni che ospitavano centrali nucleari o a carbone.
Post by martello
In ogni caso era rivolto alla installazione delle centrali in Italia e
non aveva nessuna finalità moralistica rispetto alle scelte degli altri
paesi.
Un piccolo tentativo era stato fatto con il terzo quesito, che talvolta
veniva collegato al contributo del Super Phenix da parte dell'ENEL.
martello
2011-01-20 14:37:57 UTC
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Post by Claudio
Un piccolo tentativo era stato fatto con il terzo quesito, che talvolta
veniva collegato al contributo del Super Phenix da parte dell'ENEL.
Una abrogazione totalmente inutile.
Abrogare un articolo che evidenzia la possibilità di fare una cosa non
equivale a proibirla.
Infatti l'Enel ha continuato a finanziare produzione di energia nucleare
all'estero.
Claudio
2011-01-20 15:13:01 UTC
Permalink
Post by martello
Una abrogazione totalmente inutile.
Abrogare un articolo che evidenzia la possibilità di fare una cosa non
equivale a proibirla.
Più che altro quel quesito era anticostituzionale, perché avrebbe
impedito all'Italia anche di far parte dell'Euratom e in altri organismi
internazionali che riguardano il nucleare civile.

Ma se vogliamo essere pedanti, l'intero referendum del 1987 non chiudeva
le porte al nucleare. Il sì al primo quesito, quell' sull'insediamento
di nuove centrali, aveva come conseguenza che questo compito anziché
spettare al CIPE, tornava al parlamento.

È stata la moratoria del dicembre 1987, della durata di cinque anni, a
rendere concreta l'interpretazione anti-nucleare del referendum.
martello
2011-01-20 16:22:12 UTC
Permalink
Post by Claudio
È stata la moratoria del dicembre 1987, della durata di cinque anni, a
rendere concreta l'interpretazione anti-nucleare del referendum.
Dove posso leggere il testo della moratoria 1987.
Ho googlato un po' ... ma senza risultati concreti.
Ilmondo2001
2011-01-20 17:09:50 UTC
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On Thu, 20 Jan 2011 17:22:12 +0100, martello
Post by martello
Post by Claudio
È stata la moratoria del dicembre 1987, della durata di cinque anni, a
rendere concreta l'interpretazione anti-nucleare del referendum.
Dove posso leggere il testo della moratoria 1987.
Ho googlato un po' ... ma senza risultati concreti.
Ciao,
la moratoria è del 1988 e non del '87 (d'altronde il referendum si
svolse nel novembre del 1987) quando in sede di attuazione di detto
referendum il Governo italiano, approvando il nuovo piano energetico
nazionale, ha deliberato la moratoria nell'utilizzo del nucleare da
fissione quale fonte energetica.
martello
2011-01-20 17:15:40 UTC
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Post by Ilmondo2001
la moratoria è del 1988 e non del '87 (d'altronde il referendum si
svolse nel novembre del 1987) quando in sede di attuazione di detto
referendum il Governo italiano, approvando il nuovo piano energetico
nazionale, ha deliberato la moratoria nell'utilizzo del nucleare da
fissione quale fonte energetica.
Da quel che ho capito la moratoria dovrebbe essere inserita nel Piano
Energetico Nazionale del 1988.
Ma non riesco a trovare il testo completo.
Ilmondo2001
2011-01-20 17:42:54 UTC
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On Thu, 20 Jan 2011 18:15:40 +0100, martello
Post by martello
Post by Ilmondo2001
la moratoria è del 1988 e non del '87 (d'altronde il referendum si
svolse nel novembre del 1987) quando in sede di attuazione di detto
referendum il Governo italiano, approvando il nuovo piano energetico
nazionale, ha deliberato la moratoria nell'utilizzo del nucleare da
fissione quale fonte energetica.
Da quel che ho capito la moratoria dovrebbe essere inserita nel Piano
Energetico Nazionale del 1988.
Ma non riesco a trovare il testo completo.
Per essere sicuro di trovare il testo integrale devi armarti di tanta,
tanta pazienza e cercare nella sezione dei documenti e delle leggi in
questi siti:
http://www.governo.it/
http://www.camera.it/
http://www.senato.it/

Prova magari con google se ti riesce di trovare l'informazione
relativa a quale delle due camere ha dato l'approvazione definitiva e
poi sapendo se l'approvazione definitiva è venuta dalla Camera o dal
Senato puoi restringere il campo di ricerca...
Ilmondo2001
2011-01-20 17:46:24 UTC
Permalink
On Thu, 20 Jan 2011 18:42:54 +0100, Ilmondo2001
<***@x-x-yahoo.it> wrote:

[cut]
Post by Ilmondo2001
Per essere sicuro di trovare il testo integrale devi armarti di tanta,
tanta pazienza e cercare nella sezione dei documenti e delle leggi in
http://www.governo.it/
http://www.camera.it/
http://www.senato.it/
Prova magari con google se ti riesce di trovare l'informazione
relativa a quale delle due camere ha dato l'approvazione definitiva e
poi sapendo se l'approvazione definitiva è venuta dalla Camera o dal
Senato puoi restringere il campo di ricerca...
Ah..., dimenticavo, prova anche qui:
http://www.parlamento.it/elenchileggi/87088/gencopertina.htm
Ilmondo2001
2011-01-21 10:22:49 UTC
Permalink
On Thu, 20 Jan 2011 18:46:24 +0100, Ilmondo2001
Post by Ilmondo2001
On Thu, 20 Jan 2011 18:42:54 +0100, Ilmondo2001
[cut]
Post by Ilmondo2001
Per essere sicuro di trovare il testo integrale devi armarti di tanta,
tanta pazienza e cercare nella sezione dei documenti e delle leggi in
http://www.governo.it/
http://www.camera.it/
http://www.senato.it/
Prova magari con google se ti riesce di trovare l'informazione
relativa a quale delle due camere ha dato l'approvazione definitiva e
poi sapendo se l'approvazione definitiva è venuta dalla Camera o dal
Senato puoi restringere il campo di ricerca...
http://www.parlamento.it/elenchileggi/87088/gencopertina.htm
Scusa vedo solo ora che i documenti sui siti istituzionali non
risalgono all'indietro più di 10/15 anni e quindi lì purtroppo non
riesci a trovare il testo integrale del "piano energetico nazionale"
del 1988...
Non ti rimane che insistere con Google...
Ciao.
Claudio
2011-01-20 19:26:50 UTC
Permalink
Post by Ilmondo2001
Per essere sicuro di trovare il testo integrale devi armarti di tanta,
tanta pazienza e cercare nella sezione dei documenti e delle leggi in
http://www.governo.it/
http://www.camera.it/
http://www.senato.it/
Ma hai almeno provato a consultare questi siti, o li hai messi lì "così"
? Mi sa l'ultima che ho scritto.
Ilmondo2001
2011-01-21 09:02:48 UTC
Permalink
Post by Claudio
Post by Ilmondo2001
Per essere sicuro di trovare il testo integrale devi armarti di tanta,
tanta pazienza e cercare nella sezione dei documenti e delle leggi in
http://www.governo.it/
http://www.camera.it/
http://www.senato.it/
Ma hai almeno provato a consultare questi siti, o li hai messi lì "così"
? Mi sa l'ultima che ho scritto.
Allora "amen"..., cerca pure altrove.
Claudio
2011-01-20 20:19:54 UTC
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Post by martello
Post by Claudio
È stata la moratoria del dicembre 1987, della durata di cinque anni, a
rendere concreta l'interpretazione anti-nucleare del referendum.
Dove posso leggere il testo della moratoria 1987.
Ho googlato un po' ... ma senza risultati concreti.
La moratoria dovrebbe essere comunque del 1987, a giudicare da questo
articolo:
http://tinyurl.com/6axweq8

Guardando su normattiva.it, a dicembre 1988, si trova soltanto della
sospensione dei lavori a Montalto di Castro.

Sul sito del CIPE si trovano le delibere del 1987 delle sospensione dei
lavori di Trino 2, Montalto e della chiusura di Latina.

Non riesco a capire se il PEN 1990 sia questo o no:
http://tinyurl.com/6czhpuk
A giudicare da qua
http://www.normattiva.it -> Decreto n. 22, 16 gennaio 1991
parrebbe di sì.

Ma del testo della moratoria, non ho trovato niente.
Alex P.
2011-01-20 13:33:33 UTC
Permalink
Post by martello
Tu come faresti a distinguere Kwh per Kwh la esatta origine
non c'è nessun bisogno di "distinguere", basta smettere di importare del
tutto elettricità da quei Paesi, che mi sembra il minimo visto che la
popolazione sceglierebbe (e ne ha il pieno diritto, per carità) di rifiutare
il nucleare, o al più la frazione di kWh rispetto al % di nucleare in quei
Paesi (qui i conti diventano un pò più complessi, in effetti)
martello
2011-01-20 14:34:28 UTC
Permalink
Post by Alex P.
Post by martello
Tu come faresti a distinguere Kwh per Kwh la esatta origine
non c'è nessun bisogno di "distinguere", basta smettere di importare del
tutto elettricità da quei Paesi, che mi sembra il minimo visto che la
popolazione sceglierebbe (e ne ha il pieno diritto, per carità) di rifiutare
il nucleare, o al più la frazione di kWh rispetto al % di nucleare in quei
Paesi (qui i conti diventano un pò più complessi, in effetti)
Per farla breve tutti i paesi confinanti non ci potrebbero vendere energia.

Ma noi abbiamo fame di quella energia a prezzi convenienti rispetto alla
nostra auto prodotta a prezzi economici ed ambientali proibitivi a
causa della mancanza di nucleare.
Alex P.
2011-01-20 15:23:08 UTC
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Post by martello
Post by Alex P.
Post by martello
Tu come faresti a distinguere Kwh per Kwh la esatta origine
non c'è nessun bisogno di "distinguere", basta smettere di importare del
tutto elettricità da quei Paesi, che mi sembra il minimo visto che la
popolazione sceglierebbe (e ne ha il pieno diritto, per carità) di rifiutare
il nucleare, o al più la frazione di kWh rispetto al % di nucleare in quei
Paesi (qui i conti diventano un pò più complessi, in effetti)
Per farla breve tutti i paesi confinanti non ci potrebbero vendere energia
Non tutti, Austria sì per es. d' altra parte se si decide (leggittimamente)
di non usare nucleare è giusto che vehga responsabilmente presa questa
decisione, altrimenti è una (ennesima) buffonata IMHO
martello
2011-01-20 15:30:10 UTC
Permalink
Post by Alex P.
Post by martello
Per farla breve tutti i paesi confinanti non ci potrebbero vendere energia
Non tutti, Austria sì per es. d' altra parte se si decide (leggittimamente)
di non usare nucleare è giusto che vehga responsabilmente presa questa
decisione, altrimenti è una (ennesima) buffonata IMHO
Mi sembra molto più morale proibire l'importazione del foie gras.
Lord Kap
2011-01-23 17:50:05 UTC
Permalink
Post by martello
Tanto meno non era necessario chiudere le esistenti centrali.
È stato questo l'errore strategico più grande di tutti.
--
Saluti, Kap - www.lordkap.it - ¥'s Fan #01 - www.pianetalibri.com - VCC
Nell'evoluzione della vera coscienza una contraddizione è il primo
passo verso una vittoria. - Alfred North Whitehead
AleTV
2011-01-19 19:37:14 UTC
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Post by martello
Stop anche all’Agenzia per la sicurezza nucleare e alle campagne
informative sul nucleare.
Non mi pare, io ho letto ma non ho link sotto mano, che l'agenzia rimane e
comunque diventa operativa per l'individuazione di nuovi siti temporanei per
il deposito dei rifuti e scorie radioattive, visto che in ogni caso fra un
decina d'anno il nostro combustibile esausto riprocessato ci ritorna
indietro e da qualche parte è da mettere.
Roberto Deboni
2011-01-19 20:54:07 UTC
Permalink
Post by Lurkos
Come mai ancora nessuno parla del referundum sul nucleare? Forse perché
è passato un po' in sordina e quasi nessuno lo sa?
Ho realizzato ora che il film tedesco "Rischio Residuale" e' uscito in
tempo utile perche' chi ha interesse lo possa far doppiare e mostrare
sulle reti italiane.

Siamo messi male ... (il film e' chiaramente propaganda anti-nucleare,
anche se qualche spunto interessante c'e').
--
Roberto Deboni

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